Fondazione Onda premia le donne in prima linea nell’emergenza Coronavirus

Fondazione Onda premia le donne in prima linea nell’emergenza Coronavirus

28 settembre 2020

Comunicato stampa

Fondazione Onda premia le donne in prima linea nell’emergenza Coronavirus

Il riconoscimento anche a tre operatrici di Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta

 

Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, assegna il riconoscimento “Donne e Covid-19” a 206 operatrici sanitarie di tutta Italia che si sono particolarmente distinte per l’assistenza e la cura ai pazienti durante l’emergenza pandemica.

A consegnare il premio, Mattia Maestri, il paziente 1 di Codogno, testimone e simbolo del prezioso lavoro di molte di loro, in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione, realizzata in collaborazione con Regione Lombardia.

Milano, 28 settembre 2020 – Ci sono anche una farmacista e due infermiere della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano tra le 206 donne premiate oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, per l’impegno in prima linea nella gestione dell’epidemia di Sars-Cov2, in occasione della presentazione del IV Congresso Nazionale della Fondazione a Palazzo Lombardia.

«Un’opportunità per ringraziare tutte le donne che hanno avuto un ruolo chiave nella gestione di questa emergenza sanitaria distinguendosi per il loro essenziale contributo», dice Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. «I lunghi mesi dell’emergenza sanitaria hanno visto il personale degli ospedali con i Bollini Rosa in prima linea nella gestione della pandemia, molte lavoratrici hanno dovuto isolarsi dagli affetti più cari: anche la loro salute mentale è stata messa a dura prova».

Maria Barletta e Amalia Paltenghi, entrambe infermiere all’Istituto Besta, insieme ad Angela Pasquariello, responsabile della Farmacia Ospedaliera, hanno ricevuto il riconoscimento “Donne e Covid-19” direttamente da Mattia Maestri, il paziente di Codogno che in prima persona testimonia l’impegno incessante e la dedizione riservata ai pazienti durante l’emergenza: «La prima cosa che mi viene in mente è semplice, forse scontata, ed è quella di dire ‘grazie’ e non basterebbero pagine e pagine per ringraziarvi tutti e nel modo giusto. Il mio è un messaggio di stima, di orgoglio verso tutti coloro che hanno lavorato e lavorano nel campo sanitario, che hanno combattuto e stanno ancora combattendo in prima linea contro il diffondersi del coronavirus. Sono stati chiamati a fare turni infiniti e strazianti e con determinazione e professionalità hanno dato il massimo, sono stati la colonna portante dell’intero Paese in una situazione di emergenza estrema. Non dimentichiamoci di loro ora che l’emergenza sembra passata, meritano il rispetto e il sostegno di tutti»...

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 09/11/2020