AL VIA IL BANDO PER LA COPERTURA DI 27 POSTI DA INFERMIERE. INTERVISTA CON IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DEL BESTA: ANGELA PEZZOLLA
AL VIA IL BANDO PER LA COPERTURA DI 27 POSTI DA INFERMIERE. INTERVISTA CON IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO DEL BESTA: ANGELA PEZZOLLA
18 dicembre 2024

L’Istituto Neurologico Carlo Besta e L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno indetto un bando di concorso pubblico unificato per la copertura a tempo pieno e indeterminato per 49 posti da infermiere. Il problema del reclutamento del personale infermieristico è sentito da tutte le aziende pubbliche e private, nessuno escluso. La join venture tra il Besta e l’Istituto Tumori prova a dare una risposta a questa reale necessità. Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Angela Pezzolla, Direttore Amministrativo della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta.
Quali sono le maggiori difficoltà riscontrate nel reclutamento del personale infermieristico?
In questo periodo il reclutamento del personale infermieristico non è una cosa semplice in primis per l’esiguità delle figure professionali presenti. Basti pensare che il numero di posti banditi dalle Università è addirittura superiore al numero effettivo di iscritti. Esiste quindi un problema di carattere strutturale a livello nazionale che ogni istituto cerca di affrontare nel miglior modo possibile. Assieme all’Istituto dei Tumori, e in vista delle future collaborazioni che avvieremo con il trasferimento alla Città della Salute, abbiamo deciso di collaborare per mettere a terra questo concorso aggregato sperando di riuscire a reclutare tutto il personale di cui i due istituti hanno bisogno. Abbiamo quindi unito le forze per stilare un protocollo di intesa per definire le regole del concorso che sarà espletato nel mese di dicembre con l’obiettivo di reclutare soprattutto neolaureati facendo scouting direttamente nelle Università.
Come funzionerà la procedura di selezione?
I candidati saranno valutati da una commissione unica composta da Dirigenti infermieristici dell’Istituto Nazionale dei Tumori e dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, il capo fila sarà l’Istituto Tumori. Ciascun partecipante potrà esprimere la propria preferenza scegliendo per quale dei due Istituti concorrere e saranno stilate due graduatorie distinte. Una volta che ciascun IRCCS avrà soddisfatto i propri fabbisogni, i candidati residui saranno messi a fattor comune tra i due istituti per coprire futuri turnover. L’istituto Besta ha indetto il bando per coprire 27 posizioni e auspichiamo in una partecipazione numerosa.
A cosa è dovuta la carenza di personale infermieristico?
In generale la carenza di infermieri è dovuta ai problemi strutturali cui ho fatto riferimento prima, ma anche ai trasferimenti verso regioni dove il costo della vita è più sostenibile. Molti infermieri, dopo aver acquisito know how ed esperienza, scelgono di ritornare alla propria regione d’origine. Un altro aspetto riguarda il tema remunerativo stabilito dal contratto pubblico non idoneo al carico di lavoro e di responsabilità degli infermieri.
A suo avviso quale dovrebbe essere la strada per arrivare ad un maggiore riconoscimento di questa professione?
C’è la necessità di fare un ragionamento sistemico domandandosi perché mancano laureati in scienze infermieristiche. Una strada potrebbe essere quella di tendere verso un’iperspecializzazione della figura dell’infermiere per poter pensare percorsi di carriera dedicati per rendere più appetibile la professione. Un’altra importante leva potrebbe essere un più efficace utilizzo dell’OSS, ridistribuendo compiti e mansioni a tale figura, la cui offerta è superiore rispetto a quella dell’infermiere.
A livello strategico il Besta sta portando avanti altre attività di stabilizzazione del personale?
Sì, recentemente abbiamo avviato una procedura di stabilizzazione per il personale della ricerca. Nel nostro Istituto sono presenti 113 figure inquadrate come ricercatori e collaboratori di ricerca che avevano o hanno un contratto a tempo determinato di cinque anni con possibilità di rinnovo per altri cinque anni. Grazie al Decreto Legge 51 abbiamo colto la palla al balzo e nel mese di febbraio abbiamo stabilizzato 71 figure del comparto Ricerca dei 113 presenti in Istituto. Recentemente abbiamo proseguito in tale direzione, stabilizzando altre 11 figure in possesso dei requisiti per passare nei ruoli del SSN. Si tratta di un risultato davvero importante, che ci offre l’occasione per coltivare risorse di elevato livello in ambito scientifico all’interno del nostro Istituto.