Istituto Neurologico "Carlo Besta" | Fondazione IRCCS
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25/05/2023
25/05/2023
È NATA FONDAZIONE FITT PER VALORIZZARE INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Fondata a dicembre 2022, include la società Arexpo s.p.a. e i 4 IRCCCS lombardi. Aperto l’avviso di selezione per il ruolo di Direttore Generale.
FITT è la Fondazione di diritto privato Innovazione e Trasferimento Tecnologico, nata a dicembre del 2022, costituita dalla società Arexpo S.p.A. e dalle Fondazioni IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, IRCCS San Matteo, IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e IRCCS Istituto Nazionale Studio e cura Tumori.
FITT si pone lo scopo di valorizzare i risultati delle attività di ricerca dei suoi soci tramite il trasferimento che avviene attraverso accordi di licenza e di collaborazione con imprese nel settore delle biotecnologie, della farmaceutica, della diagnostica e dei dispositivi medicali, oppure tramite la definizione di iniziative imprenditoriali.
L’attività di trasferimento dei risultati delle ricerche scientifiche e tecnologiche al mercato e alla società si articola in un insieme di operazioni caratterizzato da grande complessità e tempi prolungati. Da qui la nascita di FITT, che riveste un ruolo chiave di coordinamento e intermediazione, finalizzato a favorire pratiche virtuose e interazioni continue tra le parti coinvolte.
La Fondazione Innovazione e Trasferimento Tecnologico opera con lo scopo di tutelare, facilitare e valorizzare l’intero processo che conduce dalla ricerca scientifica al brevetto, fino all’immissione sul mercato delle nuove tecnologie.
Il Consiglio di amministrazione nella seduta del 21 aprile scorso ha deliberato l’avviso di selezione per il Direttore Generale della Fondazione. Qui tutte le info: Lavora con noi| Fondazione Innovazione Trasferimento Tecnologico (fittfondazione.org).

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18/05/2023
18/05/2023
BIOVARIA 2023, I RICERCATORI DEL BESTA HANNO PRESENTATO LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN NEUROLOGIA
Il 24 e il 25 aprile la nostra Fondazione ha partecipato all’ultima edizione della manifestazione internazionale a Monaco di Baviera come membro del TTO4IRCCS.
È una delle più importanti manifestazioni internazionali nell’ambito del trasferimento tecnologico – a cui partecipano investitori, industrie di Life Technologies, scout e innovatori provenienti da tutta Europa – e rappresenta una vetrina di straordinario interesse per le startup e per la presentazione di brevetti commercialmente promettenti: Biovaria 2023 ha ospitato anche quest’anno i membri del TTO4IRCCS, l’ufficio congiunto di trasferimento tecnologico che riunisce i quattro IRCCS pubblici presenti sul territorio lombardo.
Il Besta ha preso parte all’evento come membro del TTO4IRCCS, presentando alcune innovative invenzioni nell’ambito delle terapie per le malattie neurologiche.
In particolare, a Biovaria, sono state presentate le seguenti tecnologie messe a punto dai ricercatori della Fondazione:
- Compound and Compositions for Multitarget Treatment Of Tau Protein related Disorders, un brevetto registrato dai dottori Fabrizio Tagliavini e Giuseppe di Fede, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, che propone un uso terapeutico della proteina Aβ1-6A2V(D): se assorbita per via intra-nasale questa proteina si è dimostrata in grado di interferire con gli eventi patogeni coinvolti in alcune condizioni cliniche tra cui figurano anche la Malattia di Alzheimer, la Demenza Fronto-temporale e altre malattie neurodegenerative. L’invenzione è stata selezionata dall’advisory Board di Biovaria per la presentazione orale, tenuta dal dottor Di Fede durante la prima sessione del 24 aprile.
- She Brain, un casco stereotassico portatile unico nel suo genere – inventato (in collaborazione con l’INRIM di Torino) dai dottori Francesco Prada, Domenico Aquino e dalle dottoresse Maria Grazia Bruzzone, Stefania Ferraro, Anna Nigri e Maria Luisa Fumagalli – che, utilizzando ultrasuoni focalizzati a bassa intensità per la neuro-modulazione cerebrale, consente un innovativo approccio terapeutico a domicilio per alcune patologie neuropsichiatriche che si sono mostrate sensibili alla terapia con neuro-modulazione, tra cui emicrania, epilessie focali, depressione e schizofrenia.
Biovaria 2023 ha registrato un numero record di partecipanti: oltre 270 innovatori provenienti dal mondo accademico e industriale, 13 TTO facenti capo a organizzazioni di ricerca di cinque Paesi europei, che hanno presentato oltre 70 opportunità commerciali ai rappresentanti dell'industria e agli investitori presenti.

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18/05/2023
18/05/2023
DISORDINI DELLA COSCIENZA: PRESENTATI A MILANO PROGETTI INNOVATIVI. TRA QUESTI C’È WOB, COORDINATO DALLA DOTTORESSA MATILDE LEONARDI CON IL DOTTOR FRANCESCO PRADA
“Window On the Brain: Diagnostic, therapeutic, and prognostic sonication of patients with Disorders of Consciousness- WOB” è il progetto finanziato con i fondi PNRR – Missione 6 Salute che studia i meccanismi fisiopatologici sottostanti i disordini di coscienza.
Organizzato dal Coma Research Centre (CRC) della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta, si è svolto lo scorso 21 marzo nella Sala Azionisti del Palazzo Edison Foro Bonaparte a Milano il Convegno Nazionale “DISORDINI DELLA COSCIENZA E NUOVE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI”, coordinato dalla dottoressa Matilde Leonardi, neurologa, direttore della Struttura Complessa Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità e Coma Research Centre-CRC del Besta insieme ai collaboratori del CRC, gli psicologi dottoresse Francesca Giulia Magnani, Martina Cacciatore, Camilla Ippoliti e il dottor Filippo Barbadoro, oltre al dottor Mario Stanziano della Struttura Complessa di Neuroradiologia.
L’Italia è il secondo Paese, preceduto dagli USA, alla guida delle ricerche sui pazienti con disordini di coscienza. Il numero di articoli scientifici pubblicati nell’ultima decade segue un trend fluttuante, ma in continua crescita, con un picco di oltre 220 articoli pubblicati nel 2018.
“La diagnosi dei disturbi della coscienza (DOC) soffre della difficoltà di misurare il livello di coscienza a causa della variabilità associata alle valutazioni comportamentali e alla difficoltà di rilevare il livello residuo di coscienza in pazienti che non mostrano alcun segno comportamentale durante la valutazione. Questo problema potrebbe essere superato utilizzando esami strumentali, che risultano però costosi e non sempre disponibili in ambito clinico – approfondisce la dottoressa Matilde Leonardi -. Le tecniche basate sugli ultrasuoni potrebbero rappresentare una valida alternativa a basso costo e più fattibile per approfondire la conoscenza dei meccanismi fisiopatologici sottostante i DOC e la loro cronicizzazione. Queste tecniche potrebbero essere adattate per il trattamento di pazienti DOC acuti e cronici all’interno di una prospettiva di medicina personalizzata. Migliorare i percorsi di conoscenza, gestione e cura dei pazienti DOC e il reperimento di nuove opzioni terapeutiche andrebbero a beneficio non solo dei pazienti ma anche dei sistemi sanitari pubblici”.
L’impegno italiano nella diagnosi, cura, assistenza e ricerca nei pazienti con disordini di coscienza è testimoniato da numerosi nuovi progetti che riguardano sia la fase acuta sia la fase cronica che sono stati presentati a Milano. In particolare, i progetti presentati portano innovazioni in ambito diagnostico, prognostico e terapeutico mediante molteplici approcci.
Tra questi il progetto “WOB - Window On the Brain: Diagnostic, therapeutic, and prognostic sonication of patients with Disorders of Consciousness”, finanziato nell’ambito del PNRR – Missione 6 Salute, coordinato dalla dottoressa Matilde Leonardi e dal dottor Francesco Prada (co PI), neurochirurgo reponsabile dell' Acoustic Neuro-imaging and Therapy Laboratory (ANTY-Lab) del Besta e che ha come partner di ricerca l’ IRCCS Bonino Pulejo, l’IRCCS Istituto Neuroscienze di Bologna, l’Istituto S. Anna di Crotone e come clinical partners l’IRCCS Don Gnocchi di Milano e l’Istituto Palazzolo.
WOB ha l’obiettivo di chiarire i meccanismi fisiopatologici sottostanti i disordini di coscienza, una condizione clinica che può manifestarsi in seguito ad una grave cerebrolesione acquisita e cronicizzarsi.
“Lo studio dei meccanismi fisiopatologici verrà perseguito affiancando alle classiche tecniche diagnostiche, basate principalmente su una valutazione comportamentale, le tecniche a ultrasuoni che rappresentano un’alternativa meno costosa rispetto alle tecniche di neuroimmagine più avanzate e applicabile direttamente al letto del paziente – spiega la dottoressa Leonardi -. Inoltre, scopo del progetto è individuare quali markers possono predire la cronicizzazione dei disordini di coscienza ed esplorare la possibilità di favorire un miglioramento del livello di coscienza mediante un intervento neuromodulatorio basato sull’utilizzo degli ultrasuoni a bassa intensità”.

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19/05/2023
19/05/2023
NEWSLETTER INNBESTA MARZO - APRILE 2023
INNBesta è la newsletter della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’ che consente di essere sempre aggiornati sulle notizie più rilevanti inerenti attività, eventi, progetti di ricerca della Fondazione Besta e a tutte le iniziative ad essa correlate quali quelle di Associazioni e Fondazioni che sostengono il nostro Ente.

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17/05/2023
17/05/2023
“Usiamo la testa”: Franco e Beppe Baresi invitano a sostenere l’attività di ricerca del Besta nelle Neuroscienze
Al via la campagna per il 5xmille
È partita la campagna per il 5xMILLE dell’Istituto Besta, primo in Italia in ambito Neurologico e Neurochirurgico. Testimonial d’eccezione i fratelli che hanno scritto la storia del calcio italiano: in un video invitano a non fermare la ricerca e a sostenerla, facendo squadra con medici e ricercatori.
Milano, maggio 2023 – Leggende dello sport, campioni in campo e non solo. I fratelli del calcio Franco e Beppe Baresi sostengono la ricerca della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano divenendo i volti della campagna 2023 per le donazioni del 5xmille.
Attraverso la voce dei due fratelli che hanno scritto la storia della Nazionale Azzurra e di tanti campionati, il messaggio del primo ospedale specializzato in Neurologia e Neurochirurgia nel nostro Paese arriva in tutta Italia. La ricerca, come un allenamento vincente, non deve fermarsi mai: come un “colpo di testa” ben assestato, mettere la firma per il 5xmille alla ricerca del Besta significa segnare un punto importante per l’avanzamento delle cure, dal laboratorio al letto del paziente. È un gesto semplice, in cui basta “usare la testa”, come invitano a fare Franco e Beppe Baresi.(https://landing.istituto-besta.it)
Per proseguire nel percorso di crescita della ricerca e per dare spazio e lavoro ai ricercatori, la raccolta del 5xmille rappresenta dunque uno strumento fondamentale.
La ricerca scientifica in Neurologia, grazie all’attività di ricercatori volenterosi e dalle menti brillanti, ha migliorato, negli anni, la qualità e le prospettive di vita di molte persone e raggiunto risultati straordinari: la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, eccellenza nel nostro Paese, da sempre contribuisce alla definizione di nuovi modelli per la diagnosi e la cura di molte patologie, in passato considerate incurabili. La forza dell’Istituto risiede nella capacità di coniugare in modo sinergico le attività di ricerca scientifica, di diagnosi e cura – che danno origine a un continuo miglioramento dell’efficacia terapeutica – nell’ambito della neurologia clinica e di base, occupandosi dei disturbi neurologici dell’adulto e del bambino, delle patologie neurochirurgiche e oncologiche, delle malattie croniche e rare.
Per ricordare quanto sia importante il sostegno alla ricerca scientifica per un IRCCS - cioè un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, anche i ricercatori e i medici fanno squadra: nel video, diffuso in questi giorni e visibile sul canale Youtube dell’Istituto (https://www.youtube.com/watch?v=sutBASW58cc) Franco e Beppe Baresi palleggiano nei corridoi del Besta, si passano la palla, sostenuti a tutta la squadra di ricercatori, dei medici che partecipano alle riprese e anche del Direttore Scientifico, Giuseppe Lauria Pinter.
Tutto il Besta fa squadra intorno alla ricerca, così come avviene ogni giorno, nei laboratori, nei reparti e nelle sale operatorie.
Per sostenere la ricerca “scendono in campo” anche il Presidente dell’Istituto Besta, Andrea Gambini, e il Direttore Generale, Angelo Cordone, che spiegano quanto si è potuto fare, negli ultimi anni, grazie al contributo di tanti cittadini che hanno donato il loro 5xmille al Besta. “La ricerca non si ferma e può cambiare la vita a tante persone affette da malattie neurologiche incurabili con il contributo di ciascuno di noi – afferma Gambini -. Con il 5xmille negli scorsi anni abbiamo finanziato progetti di giovani ricercatori e continuiamo a farne di nuovi affinché innovazione e scienza ci possano portare a trovare nuove strade di cura”.
“Riaccendere la speranza dei malati ha un valore inestimabile – aggiunge il Direttore Generale Angelo Cordone -. Sono i pazienti ad attribuirci attestati di stima e di gratitudine per quando fatto fino ad ora: ci considerano un’eccellenza e vogliamo continuare in questa direzione”.
Lo scorso anno (2022) nell’Istituto milanese di via Celoria sono stati 2.617 sono gli interventi effettuati, 5.081 i ricoveri effettuati nel 2022.
I pazienti arrivano da tutta Italia, nel 49,66% dei casi da fuori Lombardia. 46.104 sono le visite effettuate nel 2022 (comprendendo primi accessi, controlli e urgenze differibili) e nel 73,21% dei casi i pazienti sono arrivato da Milano e da altri comuni lombardi, per meno dell’1% dall’estero e per la restante parte dalle altre regioni italiane.
I numeri tendono a crescere di anno in anno: tra le prossime sfide la costruzione di una palazzina ambulatoriale che ospiterà 24 ambulatori e il progetto del trasferimento alla Città della Salute di Sesto San Giovanni.

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11/04/2023
11/04/2023
Ultrasuoni focalizzati per la malattia di Parkinson: risultati promettenti contro i sintomi motori in 7 persone su 10. Il Besta unico istituto italiano in uno studio internazionale.
11 aprile: GIORNATA MONDIALE DELLA MALATTIA DI PARKINSON
- Sono positivi i dati di uno studio clinico multicentrico internazionale sugli ultrasuoni focalizzati utilizzati per combattere i principali sintomi motori della malattia di Parkinson (PD) e pubblicato sul “New England Journal of Medicine”.
- Tre mesi dopo il trattamento, il 69% dei partecipanti allo studio ha risposto alla terapia, rispetto al 32% dei pazienti nella popolazione di controllo”, spiega il dottor Roberto Eleopra, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche del Besta. Qui la tecnica è utilizzata dal 2019.
Risultati promettenti di uno studio clinico multicentrico internazionale sugli ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica per affrontare i principali sintomi motori della malattia di Parkinson (PD) (Trial of Globus Pallidus Focused Ultrasound Ablation in Parkinson’s Disease), sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Alla ricerca ha partecipato, come unico centro italiano, la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta.
Secondo i dati rilevati, “tre mesi dopo il trattamento, il 69% dei partecipanti allo studio ha risposto alla terapia, rispetto al 32% dei pazienti nella coorte fittizia, quindi 7 persone su 10”, spiega il dottor Roberto Eleopra, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche del Besta.
Nel primo ospedale neurologico in Italia, questo trattamento viene eseguito dal 2019.
“MRgFUS è l’acronimo di Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound, uno strumento acquisito dalla nostra Fondazione, grazie al lascito di una donatrice al dipartimento di Neurochirurgia diretto dal professor Francesco DiMeco, che esegue l’ablazione tramite ultrasuoni focalizzati di un punto preciso del cervello, identificato dalla Risonanza Magnetica con estrema precisione – spiega il dottor Eleopra -. Attraverso gli ultrasuoni viene bloccata una piccola area del cervello chiamata globo pallido e questo permette di migliorare il tremore e altri sintomi del Parkinson” .
Gli ultrasuoni focalizzati utilizzano l'energia degli ultrasuoni guidata dall'imaging in tempo reale per trattare i tessuti in profondità nel corpo senza incisioni o radiazioni. Il dispositivo utilizzato è simile a un casco che emette onde ultrasoniche e le focalizza per colpire la parte del cervello associata a questi sintomi di Parkinson. Al Besta i risultati clinici della tecnica sono stati sorprendenti: “Abbiamo superato i 140 casi e i risultati sono decisamente positivi”, commenta il dottor Eleopra.
I dati dello studio recentemente pubblicato evidenziano come i partecipanti dello studio siano stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 3:1, e sottoposti ad ablazione con MRgFUS oppure ad una procedura simulata. Dopo tre mesi, 45 dei 65 partecipanti trattati che hanno completato il follow-up hanno risposto alla terapia (69%). Solo 7 dei 22 (32%) nel gruppo di controllo hanno presentato un lieve miglioramento, mentre nel gruppo trattato, 30 dei 39 partecipanti (77%) hanno continuato ad avere una risposta a 12 mesi.
"L'ablazione focalizzata a ultrasuoni offre un'opzione ai pazienti che non sono disposti a sottoporsi all'attuale trattamento standard di cura - stimolazione cerebrale profonda - perché lo considerano troppo invasivo o rischioso - ha detto Howard Eisenberg, Professore di Neurochirurgia all’ Università di Medicina del Maryland, coordinatore della ricerca -. Questo studio fornisce la prova che gli eventi avversi erano generalmente rari o, se si verificavano, di solito erano lievi e transitori".
Il gruppo di studio di prova è ora impegnato in uno studio di trattamento bilaterale poiché i sintomi del Parkinson colpiscono principalmente entrambi i lati del corpo. Gli autori affermano comunque che saranno necessari studi più lunghi e più ampi nel tempo per determinare la sicurezza e gli effetti a lungo termine di questa tecnica.
Il risultato è stato preso in considerazione dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, che ha ampliato l'approvazione del dispositivo a ultrasuoni focalizzato per includere il trattamento di pazienti con Parkinson avanzato affetti da mobilità, rigidità o discinesia.

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28/03/2023
28/03/2023
Una nuova palazzina di cinque piani ospiterà gli ambulatori del Besta
Realizzata grazie alla donazione della NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, la nuova struttura, il cui progetto è stato presentato questa mattina nella biblioteca “Renato Boeri” del Besta, sorgerà a Milano con ingresso da via Ponzio: ventiquattro nuovi ambulatori permetteranno di ottimizzare la gestione delle visite e resteranno attivi anche dopo il trasferimento dell’ospedale alla Città della Salute. Grazie alla convenzione con la NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, nessuna spesa graverà sull’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta.
Milano, 28 marzo 2023 – Ospiterà ventiquattro nuovi ambulatori destinati ai pazienti neurologici e neurochirurgici la nuova palazzina che sarà realizzata nell’area dell’Istituto Neurologico Besta, con ingresso da via Ponzio. Grazie alla donazione voluta dalla Presidente di NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, Ines Ravelli, il Besta avrà a disposizione un’ulteriore struttura ambulatoriale da destinare alla cura dei pazienti provenienti da tutta Italia.
La presentazione del progetto è avvenuta questa mattina in una conferenza stampa all’Istituto di via Celoria alla presenza del Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Andrea Gambini, insieme al Direttore Generale Angelo Cordone e al Direttore Scientifico Giuseppe Lauria Pinter. Tra i relatori, ospiti dell’evento, l’assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolè e il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini, oltre a Ines Ravelli e alla progettista e direttrice dei lavori, architetto Elena Brusa Pasquè insieme ai suoi consulenti.
La realizzazione della palazzina, messa in opera dalla NeuroScience Academy by Ravelli Foundation - Fondazione che ha come finalità il sostegno e il supporto alla ricerca e cura nel settore delle neuroscienze - è resa possibile dall’articolo 20 del decreto legislativo 18 aprile 2016, Codice degli appalti, per cui l’opera pubblica viene realizzata da un privato e ceduta alla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta con vincolo di destinazione. L’obiettivo è riorganizzare gli spazi esistenti e chiudere gli ambulatori ubicati in altre zone di Milano per concentrarli tutti nella zona di Città Studi, nella sede di via Celoria.
“I ventiquattro nuovi ambulatori permetteranno di ottimizzare la gestione delle visite e resteranno attivi anche dopo il trasferimento dell’ospedale alla Città della Salute. Attraverso una convenzione con la NeuroScience Academy, nessuna spesa graverà sul nostro ospedale – spiega il Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Andrea Gambini -. Ringrazio, a nome dell’Istituto, Ines Ravelli per la generosa donazione che ci permetterà di offrire ai pazienti spazi più idonei per le visite senza doversi spostare da un capo all’altro della città. Un vantaggio anche per i nostri medici. In futuro verrà definito anche un progetto di rigenerazione urbana per tutta l’area, già in studio in prospettiva del trasferimento di Besta e Istituto dei Tumori e che valorizzerà ancora di più gli spazi esistenti”.
L’edificio sarà costruito nel cortile dell’Istituto, accanto all’attuale padiglione C: il progetto prevede una struttura di quattro piani oltre al pian terreno che occuperà uno spazio totale di circa mille metri quadrati di superficie lorda e circa 2.500 metri cubi edificati.
Al piano terra è prevista l’accettazione con la sala d’attesa e servizi igienici per l’utenza. I ventiquattro ambulatori sono distribuiti dal 1° al 4° piano, dove sono collocati anche gli spazi accessori quali servizi igienici, spogliatoi per il personale, depositi.
La palazzina è stata progettata dallo studio Brusa Pasquè di Varese. “L'ospedale deve essere studiato e concepito per accogliere, per abbracciare e per confortare; ogni più piccolo dettaglio può far cambiare l’umore a chi la usa. Siamo molto onorati di essere stati scelti dalla Fondazione Neuroscience Accademy by Ravelli Foundation e speriamo che il nostro senso di riconoscenza possa trasformare questo progetto in un piccolo frammento di bellezza per una città straordinaria come la nostra Milano”, dice l’Architetto Elena Brusa Pasquè.
Sulle scelte legate a efficienza energetica e qualità dell’aria indoor, dallo studio Brusa Pasquè aggiungono: “Nei locali saranno installati sistemi di risparmio idrico e di illuminazione intelligente. I sistemi di produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento utilizzano pompe di calore elettriche reversibili, supportate da un impianto fotovoltaico che utilizza le energie rinnovabili congiuntamente a recuperi termici. L’edificio è NZEB, significa che ha quasi zero emissioni e occorrerà poca energia supplementare per il suo funzionamento. Il fiore all’occhiello sarà però l’altissima qualità del comfort interno e la presenza di sistemi che neutralizzano inquinanti, virus e batteri nell’aria. Anche in questo caso un passo in avanti nel rispetto della natura e della sostenibilità energetica”.
“La convezione con la NeuroScience Academy è stata approvata in Consiglio di Amministrazione e il progetto approvato a inizio anno – conclude il presidente Gambini -. Tutti gli oneri di realizzazione sono a carico della NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, che ha stanziato 2milioni e 514mila euro. In attesa della realizzazione della Città della Salute, i nuovi ambulatori ci permetteranno di offrire migliori servizi ai pazienti e di dotare l’Istituto di ulteriori spazi da destinare alle proprie finalità di ricerca. È in studio anche la realizzazione di alcuni parcheggi per migliorare l’accesso alla struttura”.
I nuovi ambulatori permetteranno di ottimizzare la gestione delle visite e resteranno attivi anche in futuro, quando sarà definito un progetto di rigenerazione urbana per tutta l’area, già in studio in prospettiva del trasferimento di Besta e Istituto dei Tumori alla Città della Salute e che valorizzerà ancora di più gli spazi esistenti grazie a un protocollo di intesa con la Regione Lombardia.
“La Regione Lombardia è sempre in prima linea per garantire le migliori cure possibili ai propri cittadini – afferma l’assessore regionale Comazzi -. Con la futura costruzione di ventiquattro nuovi ambulatori la presenza sul territorio sarà sempre più capillare, con una centralizzazione delle competenze che permetterà una profonda ottimizzazione delle tempistiche. Un progetto che guarda anche a tematiche di rigenerazione urbana e di risparmio energetico, per una sanità più sostenibile. La stretta collaborazione tra Regione e l’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta mostra che dove c’è volontà di agire, i risultati non tardano ad arrivare, dimostrando anche come la Lombardia non dimentica i propri cittadini, soprattutto quelli più in difficoltà. La sanità è uno dei temi più importanti delle politiche della Regione Lombardia e siamo determinati a garantire un'assistenza sanitaria di qualità a tutti i nostri cittadini. Sono orgoglioso di rappresentare la Regione in questa occasione e di celebrare insieme ai cittadini e al personale dell'Istituto Neurologico Carlo Besta il raggiungimento di questo importante traguardo”.
“L’Istituto Neurologico Besta – dichiara inoltre l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé - è un’eccellenza milanese che negli anni ha dimostrato di poter essere un punto di riferimento per tutta Italia nel campo delle neuroscienze. Il potenziamento degli spazi attraverso la costruzione di una nuova struttura è una buona notizia per la città, che si dimostra ancora una volta capace di attrarre investimenti e innovazione, e per il quartiere che mantiene e potenzia quella vocazione che proprio qui ha saputo coniugare salute e ricerca scientifica per costruire un ambiente stimolante per giovani ricercatori e immaginare le risposte più all’avanguardia per i pazienti”.
Anche il Professor Elio Franzini, Rettore dell’Università degli Studi di Milano con la quale il Besta ha una convenzione quadro per la formazione di medici e ricercatori, commenta: “Sono particolarmente lieto di celebrare questa nuova realizzazione, che potenzia la disponibilità di cura di uno dei centri clinici e di ricerca neurologica più importanti del Paese, con il quale il nostro Ateneo ha in essere una collaborazione scientifica che intende ampliare ulteriormente”.

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16/01/2023
16/01/2023
Avviso pubblico aggiornamento elenco avvocati liberi professionisti
Avviso pubblico per l’aggiornamento dell’elenco degli avvocati liberi professionisti cui conferire incarichi di rappresentanza in giudizio

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25/05/2023
25/05/2023
È NATA FONDAZIONE FITT PER VALORIZZARE INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Fondata a dicembre 2022, include la società Arexpo s.p.a. e i 4 IRCCCS lombardi. Aperto l’avviso di selezione per il ruolo di Direttore Generale.
FITT è la Fondazione di diritto privato Innovazione e Trasferimento Tecnologico, nata a dicembre del 2022, costituita dalla società Arexpo S.p.A. e dalle Fondazioni IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, IRCCS San Matteo, IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e IRCCS Istituto Nazionale Studio e cura Tumori.
FITT si pone lo scopo di valorizzare i risultati delle attività di ricerca dei suoi soci tramite il trasferimento che avviene attraverso accordi di licenza e di collaborazione con imprese nel settore delle biotecnologie, della farmaceutica, della diagnostica e dei dispositivi medicali, oppure tramite la definizione di iniziative imprenditoriali.
L’attività di trasferimento dei risultati delle ricerche scientifiche e tecnologiche al mercato e alla società si articola in un insieme di operazioni caratterizzato da grande complessità e tempi prolungati. Da qui la nascita di FITT, che riveste un ruolo chiave di coordinamento e intermediazione, finalizzato a favorire pratiche virtuose e interazioni continue tra le parti coinvolte.
La Fondazione Innovazione e Trasferimento Tecnologico opera con lo scopo di tutelare, facilitare e valorizzare l’intero processo che conduce dalla ricerca scientifica al brevetto, fino all’immissione sul mercato delle nuove tecnologie.
Il Consiglio di amministrazione nella seduta del 21 aprile scorso ha deliberato l’avviso di selezione per il Direttore Generale della Fondazione. Qui tutte le info: Lavora con noi| Fondazione Innovazione Trasferimento Tecnologico (fittfondazione.org).

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18/05/2023
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BIOVARIA 2023, I RICERCATORI DEL BESTA HANNO PRESENTATO LE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN NEUROLOGIA
Il 24 e il 25 aprile la nostra Fondazione ha partecipato all’ultima edizione della manifestazione internazionale a Monaco di Baviera come membro del TTO4IRCCS.
È una delle più importanti manifestazioni internazionali nell’ambito del trasferimento tecnologico – a cui partecipano investitori, industrie di Life Technologies, scout e innovatori provenienti da tutta Europa – e rappresenta una vetrina di straordinario interesse per le startup e per la presentazione di brevetti commercialmente promettenti: Biovaria 2023 ha ospitato anche quest’anno i membri del TTO4IRCCS, l’ufficio congiunto di trasferimento tecnologico che riunisce i quattro IRCCS pubblici presenti sul territorio lombardo.
Il Besta ha preso parte all’evento come membro del TTO4IRCCS, presentando alcune innovative invenzioni nell’ambito delle terapie per le malattie neurologiche.
In particolare, a Biovaria, sono state presentate le seguenti tecnologie messe a punto dai ricercatori della Fondazione:
- Compound and Compositions for Multitarget Treatment Of Tau Protein related Disorders, un brevetto registrato dai dottori Fabrizio Tagliavini e Giuseppe di Fede, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, che propone un uso terapeutico della proteina Aβ1-6A2V(D): se assorbita per via intra-nasale questa proteina si è dimostrata in grado di interferire con gli eventi patogeni coinvolti in alcune condizioni cliniche tra cui figurano anche la Malattia di Alzheimer, la Demenza Fronto-temporale e altre malattie neurodegenerative. L’invenzione è stata selezionata dall’advisory Board di Biovaria per la presentazione orale, tenuta dal dottor Di Fede durante la prima sessione del 24 aprile.
- She Brain, un casco stereotassico portatile unico nel suo genere – inventato (in collaborazione con l’INRIM di Torino) dai dottori Francesco Prada, Domenico Aquino e dalle dottoresse Maria Grazia Bruzzone, Stefania Ferraro, Anna Nigri e Maria Luisa Fumagalli – che, utilizzando ultrasuoni focalizzati a bassa intensità per la neuro-modulazione cerebrale, consente un innovativo approccio terapeutico a domicilio per alcune patologie neuropsichiatriche che si sono mostrate sensibili alla terapia con neuro-modulazione, tra cui emicrania, epilessie focali, depressione e schizofrenia.
Biovaria 2023 ha registrato un numero record di partecipanti: oltre 270 innovatori provenienti dal mondo accademico e industriale, 13 TTO facenti capo a organizzazioni di ricerca di cinque Paesi europei, che hanno presentato oltre 70 opportunità commerciali ai rappresentanti dell'industria e agli investitori presenti.

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18/05/2023
18/05/2023
DISORDINI DELLA COSCIENZA: PRESENTATI A MILANO PROGETTI INNOVATIVI. TRA QUESTI C’È WOB, COORDINATO DALLA DOTTORESSA MATILDE LEONARDI CON IL DOTTOR FRANCESCO PRADA
“Window On the Brain: Diagnostic, therapeutic, and prognostic sonication of patients with Disorders of Consciousness- WOB” è il progetto finanziato con i fondi PNRR – Missione 6 Salute che studia i meccanismi fisiopatologici sottostanti i disordini di coscienza.
Organizzato dal Coma Research Centre (CRC) della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta, si è svolto lo scorso 21 marzo nella Sala Azionisti del Palazzo Edison Foro Bonaparte a Milano il Convegno Nazionale “DISORDINI DELLA COSCIENZA E NUOVE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI”, coordinato dalla dottoressa Matilde Leonardi, neurologa, direttore della Struttura Complessa Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità e Coma Research Centre-CRC del Besta insieme ai collaboratori del CRC, gli psicologi dottoresse Francesca Giulia Magnani, Martina Cacciatore, Camilla Ippoliti e il dottor Filippo Barbadoro, oltre al dottor Mario Stanziano della Struttura Complessa di Neuroradiologia.
L’Italia è il secondo Paese, preceduto dagli USA, alla guida delle ricerche sui pazienti con disordini di coscienza. Il numero di articoli scientifici pubblicati nell’ultima decade segue un trend fluttuante, ma in continua crescita, con un picco di oltre 220 articoli pubblicati nel 2018.
“La diagnosi dei disturbi della coscienza (DOC) soffre della difficoltà di misurare il livello di coscienza a causa della variabilità associata alle valutazioni comportamentali e alla difficoltà di rilevare il livello residuo di coscienza in pazienti che non mostrano alcun segno comportamentale durante la valutazione. Questo problema potrebbe essere superato utilizzando esami strumentali, che risultano però costosi e non sempre disponibili in ambito clinico – approfondisce la dottoressa Matilde Leonardi -. Le tecniche basate sugli ultrasuoni potrebbero rappresentare una valida alternativa a basso costo e più fattibile per approfondire la conoscenza dei meccanismi fisiopatologici sottostante i DOC e la loro cronicizzazione. Queste tecniche potrebbero essere adattate per il trattamento di pazienti DOC acuti e cronici all’interno di una prospettiva di medicina personalizzata. Migliorare i percorsi di conoscenza, gestione e cura dei pazienti DOC e il reperimento di nuove opzioni terapeutiche andrebbero a beneficio non solo dei pazienti ma anche dei sistemi sanitari pubblici”.
L’impegno italiano nella diagnosi, cura, assistenza e ricerca nei pazienti con disordini di coscienza è testimoniato da numerosi nuovi progetti che riguardano sia la fase acuta sia la fase cronica che sono stati presentati a Milano. In particolare, i progetti presentati portano innovazioni in ambito diagnostico, prognostico e terapeutico mediante molteplici approcci.
Tra questi il progetto “WOB - Window On the Brain: Diagnostic, therapeutic, and prognostic sonication of patients with Disorders of Consciousness”, finanziato nell’ambito del PNRR – Missione 6 Salute, coordinato dalla dottoressa Matilde Leonardi e dal dottor Francesco Prada (co PI), neurochirurgo reponsabile dell' Acoustic Neuro-imaging and Therapy Laboratory (ANTY-Lab) del Besta e che ha come partner di ricerca l’ IRCCS Bonino Pulejo, l’IRCCS Istituto Neuroscienze di Bologna, l’Istituto S. Anna di Crotone e come clinical partners l’IRCCS Don Gnocchi di Milano e l’Istituto Palazzolo.
WOB ha l’obiettivo di chiarire i meccanismi fisiopatologici sottostanti i disordini di coscienza, una condizione clinica che può manifestarsi in seguito ad una grave cerebrolesione acquisita e cronicizzarsi.
“Lo studio dei meccanismi fisiopatologici verrà perseguito affiancando alle classiche tecniche diagnostiche, basate principalmente su una valutazione comportamentale, le tecniche a ultrasuoni che rappresentano un’alternativa meno costosa rispetto alle tecniche di neuroimmagine più avanzate e applicabile direttamente al letto del paziente – spiega la dottoressa Leonardi -. Inoltre, scopo del progetto è individuare quali markers possono predire la cronicizzazione dei disordini di coscienza ed esplorare la possibilità di favorire un miglioramento del livello di coscienza mediante un intervento neuromodulatorio basato sull’utilizzo degli ultrasuoni a bassa intensità”.

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19/05/2023
19/05/2023
NEWSLETTER INNBESTA MARZO - APRILE 2023
INNBesta è la newsletter della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’ che consente di essere sempre aggiornati sulle notizie più rilevanti inerenti attività, eventi, progetti di ricerca della Fondazione Besta e a tutte le iniziative ad essa correlate quali quelle di Associazioni e Fondazioni che sostengono il nostro Ente.

Ultime notizie
17/05/2023
17/05/2023
“Usiamo la testa”: Franco e Beppe Baresi invitano a sostenere l’attività di ricerca del Besta nelle Neuroscienze
Al via la campagna per il 5xmille
È partita la campagna per il 5xMILLE dell’Istituto Besta, primo in Italia in ambito Neurologico e Neurochirurgico. Testimonial d’eccezione i fratelli che hanno scritto la storia del calcio italiano: in un video invitano a non fermare la ricerca e a sostenerla, facendo squadra con medici e ricercatori.
Milano, maggio 2023 – Leggende dello sport, campioni in campo e non solo. I fratelli del calcio Franco e Beppe Baresi sostengono la ricerca della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano divenendo i volti della campagna 2023 per le donazioni del 5xmille.
Attraverso la voce dei due fratelli che hanno scritto la storia della Nazionale Azzurra e di tanti campionati, il messaggio del primo ospedale specializzato in Neurologia e Neurochirurgia nel nostro Paese arriva in tutta Italia. La ricerca, come un allenamento vincente, non deve fermarsi mai: come un “colpo di testa” ben assestato, mettere la firma per il 5xmille alla ricerca del Besta significa segnare un punto importante per l’avanzamento delle cure, dal laboratorio al letto del paziente. È un gesto semplice, in cui basta “usare la testa”, come invitano a fare Franco e Beppe Baresi.(https://landing.istituto-besta.it)
Per proseguire nel percorso di crescita della ricerca e per dare spazio e lavoro ai ricercatori, la raccolta del 5xmille rappresenta dunque uno strumento fondamentale.
La ricerca scientifica in Neurologia, grazie all’attività di ricercatori volenterosi e dalle menti brillanti, ha migliorato, negli anni, la qualità e le prospettive di vita di molte persone e raggiunto risultati straordinari: la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, eccellenza nel nostro Paese, da sempre contribuisce alla definizione di nuovi modelli per la diagnosi e la cura di molte patologie, in passato considerate incurabili. La forza dell’Istituto risiede nella capacità di coniugare in modo sinergico le attività di ricerca scientifica, di diagnosi e cura – che danno origine a un continuo miglioramento dell’efficacia terapeutica – nell’ambito della neurologia clinica e di base, occupandosi dei disturbi neurologici dell’adulto e del bambino, delle patologie neurochirurgiche e oncologiche, delle malattie croniche e rare.
Per ricordare quanto sia importante il sostegno alla ricerca scientifica per un IRCCS - cioè un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, anche i ricercatori e i medici fanno squadra: nel video, diffuso in questi giorni e visibile sul canale Youtube dell’Istituto (https://www.youtube.com/watch?v=sutBASW58cc) Franco e Beppe Baresi palleggiano nei corridoi del Besta, si passano la palla, sostenuti a tutta la squadra di ricercatori, dei medici che partecipano alle riprese e anche del Direttore Scientifico, Giuseppe Lauria Pinter.
Tutto il Besta fa squadra intorno alla ricerca, così come avviene ogni giorno, nei laboratori, nei reparti e nelle sale operatorie.
Per sostenere la ricerca “scendono in campo” anche il Presidente dell’Istituto Besta, Andrea Gambini, e il Direttore Generale, Angelo Cordone, che spiegano quanto si è potuto fare, negli ultimi anni, grazie al contributo di tanti cittadini che hanno donato il loro 5xmille al Besta. “La ricerca non si ferma e può cambiare la vita a tante persone affette da malattie neurologiche incurabili con il contributo di ciascuno di noi – afferma Gambini -. Con il 5xmille negli scorsi anni abbiamo finanziato progetti di giovani ricercatori e continuiamo a farne di nuovi affinché innovazione e scienza ci possano portare a trovare nuove strade di cura”.
“Riaccendere la speranza dei malati ha un valore inestimabile – aggiunge il Direttore Generale Angelo Cordone -. Sono i pazienti ad attribuirci attestati di stima e di gratitudine per quando fatto fino ad ora: ci considerano un’eccellenza e vogliamo continuare in questa direzione”.
Lo scorso anno (2022) nell’Istituto milanese di via Celoria sono stati 2.617 sono gli interventi effettuati, 5.081 i ricoveri effettuati nel 2022.
I pazienti arrivano da tutta Italia, nel 49,66% dei casi da fuori Lombardia. 46.104 sono le visite effettuate nel 2022 (comprendendo primi accessi, controlli e urgenze differibili) e nel 73,21% dei casi i pazienti sono arrivato da Milano e da altri comuni lombardi, per meno dell’1% dall’estero e per la restante parte dalle altre regioni italiane.
I numeri tendono a crescere di anno in anno: tra le prossime sfide la costruzione di una palazzina ambulatoriale che ospiterà 24 ambulatori e il progetto del trasferimento alla Città della Salute di Sesto San Giovanni.

Ultime notizie
11/04/2023
11/04/2023
Ultrasuoni focalizzati per la malattia di Parkinson: risultati promettenti contro i sintomi motori in 7 persone su 10. Il Besta unico istituto italiano in uno studio internazionale.
11 aprile: GIORNATA MONDIALE DELLA MALATTIA DI PARKINSON
- Sono positivi i dati di uno studio clinico multicentrico internazionale sugli ultrasuoni focalizzati utilizzati per combattere i principali sintomi motori della malattia di Parkinson (PD) e pubblicato sul “New England Journal of Medicine”.
- Tre mesi dopo il trattamento, il 69% dei partecipanti allo studio ha risposto alla terapia, rispetto al 32% dei pazienti nella popolazione di controllo”, spiega il dottor Roberto Eleopra, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche del Besta. Qui la tecnica è utilizzata dal 2019.
Risultati promettenti di uno studio clinico multicentrico internazionale sugli ultrasuoni focalizzati guidati da Risonanza Magnetica per affrontare i principali sintomi motori della malattia di Parkinson (PD) (Trial of Globus Pallidus Focused Ultrasound Ablation in Parkinson’s Disease), sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Alla ricerca ha partecipato, come unico centro italiano, la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta.
Secondo i dati rilevati, “tre mesi dopo il trattamento, il 69% dei partecipanti allo studio ha risposto alla terapia, rispetto al 32% dei pazienti nella coorte fittizia, quindi 7 persone su 10”, spiega il dottor Roberto Eleopra, direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche del Besta.
Nel primo ospedale neurologico in Italia, questo trattamento viene eseguito dal 2019.
“MRgFUS è l’acronimo di Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound, uno strumento acquisito dalla nostra Fondazione, grazie al lascito di una donatrice al dipartimento di Neurochirurgia diretto dal professor Francesco DiMeco, che esegue l’ablazione tramite ultrasuoni focalizzati di un punto preciso del cervello, identificato dalla Risonanza Magnetica con estrema precisione – spiega il dottor Eleopra -. Attraverso gli ultrasuoni viene bloccata una piccola area del cervello chiamata globo pallido e questo permette di migliorare il tremore e altri sintomi del Parkinson” .
Gli ultrasuoni focalizzati utilizzano l'energia degli ultrasuoni guidata dall'imaging in tempo reale per trattare i tessuti in profondità nel corpo senza incisioni o radiazioni. Il dispositivo utilizzato è simile a un casco che emette onde ultrasoniche e le focalizza per colpire la parte del cervello associata a questi sintomi di Parkinson. Al Besta i risultati clinici della tecnica sono stati sorprendenti: “Abbiamo superato i 140 casi e i risultati sono decisamente positivi”, commenta il dottor Eleopra.
I dati dello studio recentemente pubblicato evidenziano come i partecipanti dello studio siano stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 3:1, e sottoposti ad ablazione con MRgFUS oppure ad una procedura simulata. Dopo tre mesi, 45 dei 65 partecipanti trattati che hanno completato il follow-up hanno risposto alla terapia (69%). Solo 7 dei 22 (32%) nel gruppo di controllo hanno presentato un lieve miglioramento, mentre nel gruppo trattato, 30 dei 39 partecipanti (77%) hanno continuato ad avere una risposta a 12 mesi.
"L'ablazione focalizzata a ultrasuoni offre un'opzione ai pazienti che non sono disposti a sottoporsi all'attuale trattamento standard di cura - stimolazione cerebrale profonda - perché lo considerano troppo invasivo o rischioso - ha detto Howard Eisenberg, Professore di Neurochirurgia all’ Università di Medicina del Maryland, coordinatore della ricerca -. Questo studio fornisce la prova che gli eventi avversi erano generalmente rari o, se si verificavano, di solito erano lievi e transitori".
Il gruppo di studio di prova è ora impegnato in uno studio di trattamento bilaterale poiché i sintomi del Parkinson colpiscono principalmente entrambi i lati del corpo. Gli autori affermano comunque che saranno necessari studi più lunghi e più ampi nel tempo per determinare la sicurezza e gli effetti a lungo termine di questa tecnica.
Il risultato è stato preso in considerazione dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, che ha ampliato l'approvazione del dispositivo a ultrasuoni focalizzato per includere il trattamento di pazienti con Parkinson avanzato affetti da mobilità, rigidità o discinesia.

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28/03/2023
28/03/2023
Una nuova palazzina di cinque piani ospiterà gli ambulatori del Besta
Realizzata grazie alla donazione della NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, la nuova struttura, il cui progetto è stato presentato questa mattina nella biblioteca “Renato Boeri” del Besta, sorgerà a Milano con ingresso da via Ponzio: ventiquattro nuovi ambulatori permetteranno di ottimizzare la gestione delle visite e resteranno attivi anche dopo il trasferimento dell’ospedale alla Città della Salute. Grazie alla convenzione con la NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, nessuna spesa graverà sull’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta.
Milano, 28 marzo 2023 – Ospiterà ventiquattro nuovi ambulatori destinati ai pazienti neurologici e neurochirurgici la nuova palazzina che sarà realizzata nell’area dell’Istituto Neurologico Besta, con ingresso da via Ponzio. Grazie alla donazione voluta dalla Presidente di NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, Ines Ravelli, il Besta avrà a disposizione un’ulteriore struttura ambulatoriale da destinare alla cura dei pazienti provenienti da tutta Italia.
La presentazione del progetto è avvenuta questa mattina in una conferenza stampa all’Istituto di via Celoria alla presenza del Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Andrea Gambini, insieme al Direttore Generale Angelo Cordone e al Direttore Scientifico Giuseppe Lauria Pinter. Tra i relatori, ospiti dell’evento, l’assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolè e il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini, oltre a Ines Ravelli e alla progettista e direttrice dei lavori, architetto Elena Brusa Pasquè insieme ai suoi consulenti.
La realizzazione della palazzina, messa in opera dalla NeuroScience Academy by Ravelli Foundation - Fondazione che ha come finalità il sostegno e il supporto alla ricerca e cura nel settore delle neuroscienze - è resa possibile dall’articolo 20 del decreto legislativo 18 aprile 2016, Codice degli appalti, per cui l’opera pubblica viene realizzata da un privato e ceduta alla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta con vincolo di destinazione. L’obiettivo è riorganizzare gli spazi esistenti e chiudere gli ambulatori ubicati in altre zone di Milano per concentrarli tutti nella zona di Città Studi, nella sede di via Celoria.
“I ventiquattro nuovi ambulatori permetteranno di ottimizzare la gestione delle visite e resteranno attivi anche dopo il trasferimento dell’ospedale alla Città della Salute. Attraverso una convenzione con la NeuroScience Academy, nessuna spesa graverà sul nostro ospedale – spiega il Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Andrea Gambini -. Ringrazio, a nome dell’Istituto, Ines Ravelli per la generosa donazione che ci permetterà di offrire ai pazienti spazi più idonei per le visite senza doversi spostare da un capo all’altro della città. Un vantaggio anche per i nostri medici. In futuro verrà definito anche un progetto di rigenerazione urbana per tutta l’area, già in studio in prospettiva del trasferimento di Besta e Istituto dei Tumori e che valorizzerà ancora di più gli spazi esistenti”.
L’edificio sarà costruito nel cortile dell’Istituto, accanto all’attuale padiglione C: il progetto prevede una struttura di quattro piani oltre al pian terreno che occuperà uno spazio totale di circa mille metri quadrati di superficie lorda e circa 2.500 metri cubi edificati.
Al piano terra è prevista l’accettazione con la sala d’attesa e servizi igienici per l’utenza. I ventiquattro ambulatori sono distribuiti dal 1° al 4° piano, dove sono collocati anche gli spazi accessori quali servizi igienici, spogliatoi per il personale, depositi.
La palazzina è stata progettata dallo studio Brusa Pasquè di Varese. “L'ospedale deve essere studiato e concepito per accogliere, per abbracciare e per confortare; ogni più piccolo dettaglio può far cambiare l’umore a chi la usa. Siamo molto onorati di essere stati scelti dalla Fondazione Neuroscience Accademy by Ravelli Foundation e speriamo che il nostro senso di riconoscenza possa trasformare questo progetto in un piccolo frammento di bellezza per una città straordinaria come la nostra Milano”, dice l’Architetto Elena Brusa Pasquè.
Sulle scelte legate a efficienza energetica e qualità dell’aria indoor, dallo studio Brusa Pasquè aggiungono: “Nei locali saranno installati sistemi di risparmio idrico e di illuminazione intelligente. I sistemi di produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento utilizzano pompe di calore elettriche reversibili, supportate da un impianto fotovoltaico che utilizza le energie rinnovabili congiuntamente a recuperi termici. L’edificio è NZEB, significa che ha quasi zero emissioni e occorrerà poca energia supplementare per il suo funzionamento. Il fiore all’occhiello sarà però l’altissima qualità del comfort interno e la presenza di sistemi che neutralizzano inquinanti, virus e batteri nell’aria. Anche in questo caso un passo in avanti nel rispetto della natura e della sostenibilità energetica”.
“La convezione con la NeuroScience Academy è stata approvata in Consiglio di Amministrazione e il progetto approvato a inizio anno – conclude il presidente Gambini -. Tutti gli oneri di realizzazione sono a carico della NeuroScience Academy by Ravelli Foundation, che ha stanziato 2milioni e 514mila euro. In attesa della realizzazione della Città della Salute, i nuovi ambulatori ci permetteranno di offrire migliori servizi ai pazienti e di dotare l’Istituto di ulteriori spazi da destinare alle proprie finalità di ricerca. È in studio anche la realizzazione di alcuni parcheggi per migliorare l’accesso alla struttura”.
I nuovi ambulatori permetteranno di ottimizzare la gestione delle visite e resteranno attivi anche in futuro, quando sarà definito un progetto di rigenerazione urbana per tutta l’area, già in studio in prospettiva del trasferimento di Besta e Istituto dei Tumori alla Città della Salute e che valorizzerà ancora di più gli spazi esistenti grazie a un protocollo di intesa con la Regione Lombardia.
“La Regione Lombardia è sempre in prima linea per garantire le migliori cure possibili ai propri cittadini – afferma l’assessore regionale Comazzi -. Con la futura costruzione di ventiquattro nuovi ambulatori la presenza sul territorio sarà sempre più capillare, con una centralizzazione delle competenze che permetterà una profonda ottimizzazione delle tempistiche. Un progetto che guarda anche a tematiche di rigenerazione urbana e di risparmio energetico, per una sanità più sostenibile. La stretta collaborazione tra Regione e l’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta mostra che dove c’è volontà di agire, i risultati non tardano ad arrivare, dimostrando anche come la Lombardia non dimentica i propri cittadini, soprattutto quelli più in difficoltà. La sanità è uno dei temi più importanti delle politiche della Regione Lombardia e siamo determinati a garantire un'assistenza sanitaria di qualità a tutti i nostri cittadini. Sono orgoglioso di rappresentare la Regione in questa occasione e di celebrare insieme ai cittadini e al personale dell'Istituto Neurologico Carlo Besta il raggiungimento di questo importante traguardo”.
“L’Istituto Neurologico Besta – dichiara inoltre l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé - è un’eccellenza milanese che negli anni ha dimostrato di poter essere un punto di riferimento per tutta Italia nel campo delle neuroscienze. Il potenziamento degli spazi attraverso la costruzione di una nuova struttura è una buona notizia per la città, che si dimostra ancora una volta capace di attrarre investimenti e innovazione, e per il quartiere che mantiene e potenzia quella vocazione che proprio qui ha saputo coniugare salute e ricerca scientifica per costruire un ambiente stimolante per giovani ricercatori e immaginare le risposte più all’avanguardia per i pazienti”.
Anche il Professor Elio Franzini, Rettore dell’Università degli Studi di Milano con la quale il Besta ha una convenzione quadro per la formazione di medici e ricercatori, commenta: “Sono particolarmente lieto di celebrare questa nuova realizzazione, che potenzia la disponibilità di cura di uno dei centri clinici e di ricerca neurologica più importanti del Paese, con il quale il nostro Ateneo ha in essere una collaborazione scientifica che intende ampliare ulteriormente”.

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16/01/2023
16/01/2023
Avviso pubblico aggiornamento elenco avvocati liberi professionisti
Avviso pubblico per l’aggiornamento dell’elenco degli avvocati liberi professionisti cui conferire incarichi di rappresentanza in giudizio
