UNA MATRICOLA, UNA STORIA

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

11 marzo 2022

Notizia

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

ANGELA, UN CUORE COSÌ GRANDE DA CONTENERE TUTTI I PAZIENTI

 

Colleghi e pazienti  del Besta la conoscono per la grande disponibilità e per l’attaccamento al suo lavoro: Angela Catanzaro, matricola in pensione, si racconta nella rubrica “Una matricola, una storia”.

 

 

È da sempre un ‘faro’ per tanti pazienti, per i caregiver e per i colleghi del Besta: Angela Catanzaro, matricola del nostro Istituto ora in pensione, ha lavorato all’Ufficio Programmazione per 22 anni. Oggi continua l’attività di collaborazione con il nostro Istituto.

Prima di arrivare al Besta lavoravo in uno studio legale – dice Angela – . Quando ho iniziato, nel 1979, è stata per me una grande emozione:  era tutto nuovo e non sapevo cosa aspettarmi. Non conoscevo la storia di questo ospedale, né di cosa mi sarei dovuta occupare, ma ero pronta ad apprendere e a mettermi a disposizione degli altri nel mio lavoro. Ho iniziato nella segreteria del servizio di elettroencefalografia  per i bambini. Sono stata responsabile degli ambulatori e della parte organizzativa e ho fatto il possibile, con i medici, per migliorare quel che si poteva. In poco tempo, dopo essere venuta a contatto con la sofferenza di tanti pazienti, la mia visione della vita è cambiata. Il mio ruolo, negli anni, non è stato solo quello di supportare il paziente nella fase di prenotazione, in senso pratico, ma anche di comprenderlo e di leggere con empatia la sua sofferenza”.

Poi fa un tuffo nel passato: “Il primo episodio che ha fatto riflettere  è stato l’incontro con una ragazza di diciannove anni che gridava alla mamma tutto il suo dolore – prosegue Angela –. Era poco più giovane di me.  Tornando a casa ho capito che per me il paziente era ed è sempre al primo posto e quindi cerco sempre di dare il massimo per ciascuno in termini di aiuto e di gentilezza”.

Oggi Angela continua a trasmettere la passione per il suo lavoro agli studenti della Fondazione Clerici, scuola che prepara i giovani a lavorare nel call center regionale. “Per me il rapporto con il paziente è primario e questo è ciò che voglio far capire agli studenti: al di là della parte pratica, dobbiamo saper guardare in primis alla comunicazione con il paziente e ‘saper leggere’ i suoi momenti di difficoltà”.

Il percorso di Angela, a partire da quel “primo giorno” al Besta, è stato di recente raccontato nel libro “Storie senza fine” di Azzurra Maria Sorbi ed Enza Eleonora Trocino: “quel luogo di ricerca e di cura che aveva scelto proprio te”, scrivono le autrici mentre raccontano di Angela e dell’empatia che ha saputo creare con chi le sta attorno e dell’umanità che ha saputo mettere nel suo lavoro.

Angela Catanzaro ricorda gli incontri con alcuni pazienti: “Purtroppo alcuni non ci sono più; sono legata a tanti loro parenti che mi chiamano a distanza di anni. Ricordo una mamma di due ragazzi di quindici e diciassette anni che, ormai alla fine, mi ha detto che per cinque anni sono stata il suo angelo custode e di tenere da conto il tempo. Due settimane dopo mi ha chiamata il marito dicendomi che lei non c’era più. E poi la mamma di una bimba di sette anni, che era mancata da poco, che ha avuto la forza di consolare me, con parole di speranza, dopo la morte di mio marito”.

Con il Besta, e con i colleghi, Angela ha un legame molto forte: “Vengo da fuori Milano, però ero sempre una delle prime ad arrivare. Alle 7 del mattino spesso aprivo già le finestre dell’ufficio – aggiunge -. Inoltre per me è importante la collaborazione con tutti, tanto che quando sono andata in pensione, tutti mi fermavano increduli in mezzo al corridoio. Mi hanno anche organizzato una festa a sorpresa che mi ha molto commossa. Spero di aver lasciato un buon ricordo di me”.

Intanto, Angela passa ancora le sue giornate al telefono per supportare centinaia di pazienti, che tiene nel suo cuore. Ha però un sogno nel cassetto: “Mi piacerebbe trovare il tempo per iscrivermi all’Università della Terza Età, sicuramente per approfondire tematiche come la psicologia e tante altre materie umanistiche” .

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 13/03/2022