ASSOCIAZIONE “A CASA LONTANI DA CASA”

ASSOCIAZIONE “A CASA LONTANI DA CASA”

22 luglio 2020

ASSOCIAZIONE “A CASA LONTANI DA CASA”

L’Associazione a Casa Lontani da Casa lancia un appello al terzo settore: Covid_19 ha inciso sulla salute e sui percorsi di cura dell’Italia tutta, valicando ben più del percepito i confini della Lombardia. invita a una risposta coesa: una rete nazionale di case di accoglienza. L’impatto diretto del virus sulla vita e sulla salute della popolazione è evidentemente noto. Altrettanto significativo ma meno evidente è stato però il suo impatto su corsi e decorsi di altre patologie e reso evidente dall’andamento della migrazione sanitaria, un fenomeno che coinvolge in Italia oltre 800.000 persone ogni anno, di cui – normalmente - almeno 200.000 in viaggio verso la Lombardia. Si tratta di persone malate e dei loro famigliari in arrivo da tutta Italia in cerca di cure specialistiche e interventi multidisciplinari. Persone che, già provate dalla malattia e indebolite sia emotivamente che economicamente, negli scorsi mesi hanno dovuto interrompere o rimandare il proprio percorso di cura a causa della chiusura delle Regioni e delle misure applicate nelle strutture sanitarie, con conseguenze di cui ancora non abbiamo evidenza concreta.Con l’Associazione A Casa Lontani da Casa abbiamo avviato da tempo una collaborazione che è risultata molto utile nel rispondere alle esigenze delle famiglie e dei pazienti e auspichiamo che ci siano sviluppi territoriali e nuovi supporti e servizi da condividere assieme,” dice il dott. Andrea Gambini, Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’ di Milano, “Come Istituto abbiamo rimodulato la tipologia di erogazione dei servizi, sfruttando al massimo le nuove tecnologie e potenziandole con strumenti addizionali; i nostri vari dipartimenti hanno partecipato a reti virtuali di medicina collaborativa quali ParkinsonCare; hanno potuto proseguire a dare assistenza ai pazienti, provenienti da altre Regioni, con servizi di telemedicina quali teleconsulti, televisite, sedute di mindfulness on line, supporti di sostegno psicologico on line, strumenti di interazione anche per i piccoli pazienti quali televisite standardizzate per neuropatie e miopatie infantili con un apposito protocollo Pediatric NMD TeleClinic, rivolto a pazienti di età inferiore a 18 anni; abbiamo anche attivato un percorso riabilitativo di telemedicina condiviso tra medici, ricercatori e genitori con una guida per i genitori per attività domiciliari da condividere on line per bambini (0-3 anni) con Atrofia Muscolare Spinale. Certo ora occorre uniti riattivare i percorsi ambulatoriali per tornare ad una normalità di erogazione di servizi sanitari e dare sostegno a chi verrà ancora da noi da altre Regioni e dall’estero, come accadeva prima, tutto ciò potremo farlo solo grazie ad associazioni quali A Casa Lontani da Casa”. Nata nel 2013 come progetto, A Casa Lontani da Casa Onlus è oggi un’Associazione di volontariato che offre un servizio gratuito di ricerca di alloggio all’interno di una rete solidale di 50 realtà del terzo settore dedicate all’accoglienza di persone malate in arrivo in Lombardia. Una rete che nel 2019 ha contato 190.000 pernottamenti e un osservatorio privilegiato per monitorare l’andamento del fenomeno. A fronte di una media mensile di circa 4.000 nuove richieste di persone in cerca di alloggio temporaneo per motivi salute, l’analisi dei dati rilevati dall’Associazione nelle settimane più calde della Pandemia fotografa un calo del 50% dei contatti, che non hanno infatti superato le 2.000 richieste. L’analisi puntuale del traffico di utenti in cerca di informazioni racconta di quasi 3.000 persone in tre mesi costrette a interrompere o rimandare il proprio percorso di cura, un quadro complessivo rilevante se si considera la delicatezza delle patologie coinvolte (15% neurologiche e oltre 40% oncologiche) e le dimensioni del campione analizzato rispetto all’insieme. A Casa Lontani da Casa, che concentra oggi il suo lavoro sul bisogno di accoglienza di Milano e Lombardia, sta guardando al futuro con occhio vigile, per orientare la sua risposta. Nonostante si intravveda una progressiva ripresa a partire dalla fine del mese di maggio, i dati dicono che la migrazione sanitaria sta cambiando, così come sono cambiate le nostre abitudini di vita, ed è verosimile pensare che le persone saranno sempre più orientate verso destinazioni di cura più vicine e accessibili. “Dopo anni di impegno per migliorare il sistema di accoglienza milanese e lombardo, come parte integrante della continuità terapeutica e quindi del percorso di guarigione, ci troviamo ora ad assistere a un inciampo a cui sarà necessario rispondere con serietà e rapidità. Non possiamo prevedere quali saranno gli indirizzi a livello sanitario nel lungo periodo, ma stiamo monitorando la situazione per costruire nel breve una risposta efficace a livello nazionale.” afferma Guido Arrigoni, Presidente dell’Associazione A Casa Lontani da Casa. Il momento critico è ancora troppo vicino per prevederne gli effetti duraturi, ma grazie al sostegno di Teva Italia, che da diversi anni ha sposato la causa della migrazione sanitaria, l’Associazione ha subito avviato un lavoro di mappatura di nuove possibili mete di migrazione in Centro e Sud Italia, e relative case di accoglienza, per ampliare la sua rete a livello nazionale. “Siamo in cerca di strutture solidali in tutta Italia che condividano la nostra mission di accoglienza - continua il Presidente - I risultati del lavorare in rete in Lombardia sono stati eccezionali e hanno permesso in pochi anni di triplicare l’intercettazione di persone bisognose di un porto sicuro a cui approdare. Il problema non è mai stato nella capacità di accoglienza del territorio, ma nella difficile reperibilità delle singole strutture”.

Negli anni, l’Associazione ha lavorato per rinforzare e valorizzare l’efficacia delle singole realtà attive nell’ambito dell’accoglienza sanitaria, e con questa visione oggi guarda al territorio nazionale, per fornire nuove risposte a un bisogno che si sta trasformando.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 22/07/2020