BREVETTARE IL FUTURO: LE RICERCATRICI DEL BESTA PROTAGONISTE A BIOVARIA

BREVETTARE IL FUTURO: LE RICERCATRICI DEL BESTA PROTAGONISTE A BIOVARIA

17 giugno 2024

BREVETTARE IL FUTURO: LE RICERCATRICI DEL BESTA PROTAGONISTE A BIOVARIA

 

 

Mirna Andelic e Stefania Marcuzzo sono le ricercatrici del Besta che hanno partecipato a BioVaria 2024, un evento unico che mette in rete i principali protagonisti europei del trasferimento tecnologico, gli innovatori del mondo accademico e le startup con gli investitori e rappresentanti dell’industria biotecnologica e farmaceutica globale. L’obiettivo: fare scouting di startup innovative ed evidenziare i brevetti più interessanti e capaci di attrarre investitori. L’evento si è svolto a Monaco di Baviera nel mese di aprile e ha coinvolto oltre 300 partecipanti e sviluppato ben 79 opportunità commerciali. La Fondazione Besta era presente insieme agli altri 4 IRCCS pubblici lombardi sotto l’egida della Fondazione per l'Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (FITT) di Regione Lombardia.  La tecnologia  della ricercatrice croata Mirna Andelic è stata selezionata per una presentazione orale. La dott.ssa Andelic è arrivata al Besta grazie al progetto europeo Marie Curie coordinato dal Prof. Giuseppe Lauria Pinter nell'ambito del quale ha svolto il suo dottorato di ricerca in collaborazione con la School for Mental Health and Neuroscience dell'Università di Maastricht. Le abbiamo chiesto come è stata questa esperienza.

 

È stata la prima volta che ho presentato il nostro brevetto, frutto di un progetto di ricerca innovativo in un ambito così competitivo. Una volta salita sul main stage ho avuto a disposizione soltanto 10 minuti per convincere gli investitori che il mio progetto era meritevole di essere finanziato. Si tratta di un approccio molto differente da quello che solitamente utilizziamo quando presentiamo i nostri studi e le nostre scoperte. È stato necessario uscire dalla nostra comfort zone e cambiare il modo in cui divulghiamo i nostri risultati per attirare i finanziamenti necessari all'avanzamento del nostro progetto. In realtà per me l’intera esperienza brevettuale è stata una svolta. Sono molto grata al Prof. Lauria che mi ha dato l'opportunità di brevettare i nostri risultati, consentendomi di entrare nel mondo della vera medicina traslazionale, che mi ha dato la speranza che la nostra ricerca possa davvero un giorno far progredire la medicina. Inoltre partecipare a BioVaria è stata un'esperienza fondamentale per lo sviluppo della mia carriera, che mi sarà utile per dare forma ai miei progetti ed esperimenti futuri. Durante la manifestazione i brevetti su cui gli imprenditori hanno puntato di più sono quelli delle ricercatrici che hanno identificato molecole per sviluppare nuovi approcci terapeutici. Il nostro brevetto che è stato attenzionato va proprio in questa direzione: si tratta di  un set di molecole del microRNA che possono essere utili come biomarcatori e che possono essere modulati e considerati come terapie nella neuropatia delle piccole fibre. Eravamo ben consapevoli del fatto che il nostro brevetto fosse ancora in fase embrionale, ma speravamo di ricevere un feedback che ci aiutasse a modellare gli esperimenti futuri, proprio perché lo sviluppo del prodotto è molto diverso dai progetti scientifici. Abbiamo ottenuto ciò che cercavamo e ora ci stiamo concentrando sulla finalizzazione degli esperimenti funzionali e sulla pianificazione delle fasi future. Nel nostro laboratorio stanno per accadere cose entusiasmanti: restate sintonizzati!”

 

Dott.ssa Marcuzzo, come vi siete preparate per partecipare a questa iniziativa?

 

L’approccio tipico del ricercatore è quello di portare avanti progetti e di scrivere articoli di carattere scientifico. In questo caso eravamo chiamati a pensare in una prospettiva diversa. A questo proposito è stato utilissimo partecipare agli incontri del TTO (ufficio per il trasferimento tecnologico), che ha la funzione di gestire in maniera completa le attività legate alla proprietà intellettuale sviluppata nell’ambito dei progetti di ricerca a partire dall’identificazione delle invenzioni e dalla loro tutela fino all’individuazione di partner industriali. Sono incontri che ci hanno permesso di vedere la nostra attività di ricerca scientifica in un’ottica del tutto nuova e di capire come poterla valorizzare al meglio. Un’opportunità formativa di spessore che auspico possa ripetersi ed aprire nuovi promettenti scenari in termini di trasferibilità dei risultati ed innovazione. 

 

Ultimo aggiornamento: 17/06/2024