Dal Laboratorio al Territorio: il Progetto “Gli-Hope”

Dal Laboratorio al Territorio: il Progetto “Gli-Hope”

05 novembre 2020

Notizia

Dal Laboratorio al Territorio: il Progetto “Gli-Hope”

 

 

Il progetto “GLI-HOPE” (All-Ages Malignant Glioma: Holistic Management In The Personalised Minimally-Invasive Medicine Era - From Lab To Rehab), coordinato dal Professor Francesco DiMeco, Direttore del Dipartimento di Neurochirurgia della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta, è uno dei soli due Programmi di Rete che il Ministero della Salute ha finanziato nell’ambito del bando per la ricerca finalizzata pubblicato nel 2019.

Con la recente approvazione della graduatoria finale, che ha confermato un finanziamento di 2,4 milioni di euro (1,2 milioni da parte del Ministero della Salute e 1,2 milioni co-finanziati complessivamente dalle Regioni coinvolte), entra nel vivo il progetto che coinvolge realtà presenti non solo in Lombardia ma anche in Liguria, Toscana e nella Provincia Autonoma di Bolzano: oltre alla Fondazione Besta nel ruolo di coordinatore, infatti, a GLI-HOPE parteciperanno anche la Fondazione Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano, l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, l’Istituto Giannina Gaslini sempre di Genova, l’Ospedale Meyer di Firenze, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e l’IRCCS Istituto Scientifico per la Medicina della Riabilitazione Eugenio Medea nel lecchese.

Il glioma di alto grado – che è il target del progetto – è uno dei più comuni e letali tumori primitivi del cervello che colpisce pazienti a tutte le età. Contando su una rete nazionale costituita dai più importanti centri per la ricerca e la cura dei tumori cerebrali, obiettivo del progetto è affrontare tutti gli aspetti di questa terribile malattia, per accompagnare in un modo sempre più “personalizzato” il paziente che si trova a dover fronteggiare questa terribile malattia. Un progetto che abbraccia tutte le fasi, da ciò che succede in laboratorio alla presa in carico sul territorio del paziente al termine della terapia.

Un’architettura olistica: si parte dalla fase della diagnosi, per la quale si implementeranno approcci il meno invasivi possibili ma ripetibili, affidabili e con un elevato contenuto informativo come la biopsia liquida, l’uso di biomarcatori, sistemi di imaging avanzato, per passare al trattamento della malattia che sia sempre di più “su misura” in relazione alle caratteristiche molecolari del tumore e alla risposta che mano a mano si osserverà sul singolo paziente, e terminare con la fase di riabilitazione durante la quale approcci innovativi di tele-riabilitazione potranno sicuramente migliorare la qualità della vita del paziente e della sua famiglia. 

GLI-HOPE potrà contare su team all’interno dei quali porteranno il proprio contributo tutte le professionalità che quotidianamente sono chiamate ad affrontare e sconfiggere il glioma ad alto grado sia nella clinica che nella ricerca: neurochirurghi, oncologi, radiologi, neurologi infantili, ricercatori, patologi, e bioinformatici.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 25/11/2020