Il progetto della Città della Salute e della Ricerca di Sesto San Giovanni ha preso finalmente il via. Il nostro Istituto avrà, entro i prossimi tre anni, una nuova sede: quello che sorgerà, insieme all’Istituto Nazionale dei Tumori, sarà un polo ospedaliero sanitario di ricerca clinica e di formazione unico in Italia e tra i principali a livello europeo e opererà in sinergia con la rete ospedaliera esistente grazie all’attivazione di un sistema di servizi integrati.

Il 27 luglio scorso, alla presenza del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del direttore generale di Aria, Lorenzo Gubian e del Presidente dell’Istituto dei Tumori Marco Votta, ho partecipato all’apertura del cantiere all’interno di una delle aree dismesse più grandi d'Europa, ora bonificata. Qui verranno realizzati 119 ambulatori, 20 sale operatorie, 42 laboratori, 660 posti letto con una previsione di circa 24mila ricoveri all’anno, oltre un milione e mezzo tra esami e prestazioni ambulatoriali. La superficie occupata dalla struttura è di 135.000 mq con un parcheggio interrato di 24.000 mq, un’area esterna a verde di 55.000 mq con oltre 10.000 alberi e un parco urbano di 77.000 mq.

La realizzazione della Città della Salute e della Ricerca è ad opera della Regione Lombardia. L’idea progettuale è innovativa e porta la firma dell’architetto Renzo Piano: viene abbandonata la tradizionale tipologia architettonica dell'ospedale monoblocco per la creazione di strutture più piccole e inserite in un contesto ambientale con prevalenza di aree verdi. Il complesso ospedaliero si compone infatti di quattro macro aree principali: macro area ospedaliera, della ricerca, dei servizi e un’area di servizi di supporto, di interesse pubblico e dei servizi alla persona.

Dopo anni di attesa, siamo oggi orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo che non esclude però la riqualificazione dell’area di Città Studi e che porterà il nostro Istituto a livelli di eccellenza nella ricerca e nella cura della persona ancora più alti per dare risposte sempre più mirate e percorsi di cura più efficaci per i pazienti neurologici.

In questo numero di INNBESTA parleremo di un eccezionale trattamento mediante MRgFUS su un bimbo di 7 anni, di nuovi studi di ricerca finanziati con fondi PNRR e dell’attività delle associazioni che ci sostengono e che ci permettono, insieme alle donazioni dei nostri benefattori, ai lasciti testamentari e al 5xmille, di proseguire con nuovi progetti e di intraprendere nuove sfide nelle neuroscienze.