A pochi giorni dalla chiusura dell’anno, è tempo di bilanci: giunge al termine per me e per la nostra Fondazione un quinquennio decisamente positivo, nonostante le difficoltà incontrate dal nostro Istituto e dalla intera macchina della Sanità italiana durante l’emergenza Covid-19.

Quello che mi preme di più e che ha rappresentato il punto centrale del mio mandato, insieme a quello del Consiglio di Amministrazione, è il benessere del paziente, fattore chiave che ha guidato ogni decisione presa e ci ha portato a raggiungere obiettivi condivisi.

Il risultato finale è stato frutto di un vero e proprio ‘lavoro di squadra’, grazie alla sinergia con la Direzione Generale e con la Direzione Scientifica, rappresentate dal dottor Angelo Cordone e dal professor Giuseppe Lauria Pinter, grazie al supporto di Regione Lombardia e del ministero della Salute. Anche gli obiettivi che all’inizio sembravano più difficili da raggiungere, oggi hanno preso forma: il Besta ha nuovi macchinari all’avanguardia a disposizione dei pazienti, personale sempre più qualificato e raggiunto risultati internazionali di alto livello nel campo della ricerca, della Neurologia e nella Neurochirurgia.

La nostra Fondazione si è dimostrata una realtà solida, sostenuta da una rete di associazioni, benefattori, pazienti e caregiver che continuano a credere nell’eccellenza delle cure offerte e nella forza della ricerca, portata avanti con passione e competenza dai nostri neuroscienziati.

L’eccellenza dei trattamenti potrà trovare in futuro una giusta collocazione nella nuova Città della Salute, di cui abbiamo inaugurato il cantiere e che speriamo possa permettere al Besta di crescere ancora di più, in termini di numeri, di risultati, di accoglienza e di attenzione alla persona malata.

L’impegno, in questi anni, è stato grande anche nell’aprire il confronto e il dialogo su temi che mi stanno particolarmente a cuore: il sostegno psicologico al paziente, il supporto alle famiglie, il trattamento adeguato nel percorso di cura della malattia e nel post malattia degli adulti e anche dei bambini.

Per questo ho voluto organizzare, nei giorni scorsi, un convegno nella sala Gaber di Regione Lombardia sul tema “Disabilità e pazienti fragili: la presa in carico dopo la maggiore età”: l’argomento è stato trattato con grande delicatezza e competenza da esperti psicologi e medici che hanno illustrato il percorso che deve affrontare, oggi, il paziente fragile o disabile che passa dall’età infantile alla maggiore età proponendo soluzioni di cura e di accoglienza, presentando i progetti già in corso, in particolare per il paziente neurologico.

C’è ancora molto da fare e mi auguro che si possa proseguire nei prossimi anni lungo il percorso tracciato in questo quinquennio, con il sostegno di tutti e soprattutto con il pieno consenso del Sistema Sanitario.

Non mi resta che ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’attività del Besta e fare i migliori auguri di Buon Natale a tutti i pazienti e alle loro famiglie, ai dipendenti e a tutti i lettori della nostra newsletter.

A tutti voi i migliori auguri di BUONE FESTE

dal Consiglio di Amministrazione, dalla Direzione Strategica della Fondazione Besta

e dal Comitato di Redazione di INNBESTA