Grazie. Una parola che ci sentiamo dire spesso dai pazienti che si affidano alle cure dei nostri professionisti. Il grazie della Fondazione IRRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta è reciproco e va sicuramente a tutti i pazienti e ai loro familiari che hanno fiducia nel lavoro dei nostri medici e che ci sostengono anche con donazioni e lasciti.

Donazioni di beni, di apparecchiature, di denaro o una firma per il 5xmille, rappresentano una grande risorsa per un Istituto pubblico che fa della ricerca e della cura i suoi punti di forza. E ben sappiamo quanto la ricerca abbia bisogno sempre di nuova linfa per arrivare a nuove soluzioni e trattamenti per le malattie neurologiche: le nuove scoperte, le pubblicazioni scientifiche su riviste prestigiose e i piccoli passi contro patologie che al momento risultano incurabili, ci rendono orgogliosi, ogni giorno, del lavoro svolto al Besta.

Anche i lasciti testamentari possono contribuire a favorire il progresso delle Neuroscienze. I lasciti vengono, infatti, integrati al patrimonio dell’Istituto e utilizzati per progetti di ricerca, borse di studio, acquisto di strumentazioni e apparecchiature sanitarie. Negli ultimi anni abbiamo ricevuto lasciti che ci hanno permesso di fare importanti investimenti per il nostro Istituto e nell’interesse di tutti i pazienti.

Il nostro grazie è rivolto anche a tutte le Associazioni e Fondazioni che sostengono con piccoli e grandi gesti che si adoperano instancabilmente attraverso il volontariato in corsia o con la raccolta di fondi destinati a progetti interni.

Nella nostra newsletter INNBESTA anche questo mese ripercorreremo alcune delle attività svolte nel periodo estivo e racconteremo alcuni dei progetti in corso, come quelli di formazione per i nostri ricercatori attraverso i corsi di Grant Wrinting con l’obiettivo di ottenere fondi europei per proseguire i nostri studi. E ancora il progetto AENEID (Academy for European Neurosurgical Excellence through Innovation and Diversity) per la formazione dei giovani neurochirurghi che frequenteranno i centri di eccellenza della neurochirurgia Europea per perfezionare le loro conoscenze e abilità.

Su questo numero di INNBESTA riportiamo infine un articolo del dottor Nardo Nardocci, che ha guidato per molti anni come primario la nostra Neuropsichiatria Infantile e che, dopo essere arrivato all’età della pensione, ha lasciato il suo ruolo in corsia ma continuerà a collaborare con il nostro Istituto: un ringraziamento va a lui e a tutto il team di medici che lo ha affiancato negli anni.