EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO “CARLO BESTA”

EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO “CARLO BESTA”

28 giugno 2021

EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO “CARLO BESTA”

Guardare al futuro. È ciò che vogliamo fare mentre cerchiamo di lasciare alle spalle i momenti difficili della pandemia. In questi mesi non ci siamo mai fermati; al contrario, siamo stati un faro per tanti pazienti di tutta Italia, grazie anche all’attivazione di nuove modalità di visita a distanza come i servizi di neuro-telemedicina che ci hanno permesso di raggiungerli e di non lasciarli soli.

Oggi possiamo iniziare a pensare a una nuova ripartenza. Vorrei farlo cominciando da un punto fermo, cioè dalle nostre eccellenze, ciò che rende la nostra Fondazione un riferimento nel campo della Neurologia, non solo a livello nazionale ma anche a livello mondiale.

Mi riferisco, per esempio, allo sviluppo e alla realizzazione, in questi anni, delle Reti IRCCS ‘Alleanza Contro il Cancro’, Rete Pediatrica ‘IDEA’ e alla Rete delle ‘Neuroscienze e Neuroriabilitazione’ (RIN) e alla partecipazione ai cinque “European Reference Networks” (ERNs) che raccolgono i principali centri europei per le patologie di elezione, in particolare le malattie rare: ERN CRANIO, rete di riferimento per le anomalie craniofacciali rare, ERN EpiCARE, rete di riferimento per le epilessie,  ERN-RND, rete di riferimento per le patologie neurologiche,  ERN EURO-NMD, rete di riferimento per le patologie neuromuscolari, ERN EURACAN, rete di riferimento per i tumori solidi e rari nell’adulto.

La nostra Fondazione è anche Centro Regionale di riferimento per diverse patologie: da centro di coordinamento per la cura della Sclerosi Multipla a centro regionale di Riferimento per le paralisi cerebrali infantili e i disordini del linguaggio a centro di coordinamento per le malattie rare - malattie spinocerebellari, malattia di Huntington; è centro di riferimento per la sorveglianza della malattia di Creutzfeldt- Jakob, per la diagnosi e la cura delle cefalee e delle algie cranio-facciali, per la cura e la prevenzione dell’epilessia, per le malattie neuromuscolari e per la patologia metabolica e tumorale nell’infanzia e nell’adolescenza. L’Istituto è incluso, inoltre, nella rete degli Health Promoting Hospitals (HPH), progetto dell’Organizzazione mondiale della Sanità finalizzata alla promozione della salute.

La ricerca è uno degli elementi fondanti di un IRCCS: al Besta l'Impact Factor normalizzato per l'anno 2020 è 1.819,67, le pubblicazioni sono state 421. Due le Biobanche attualmente presenti e 12 i Biorepository.

Non voglio dimenticare nessuna delle eccellenze del nostro Istituto, a partire da tutti i medici, i ricercatori, gli infermieri, gli operatori sanitari e tutto il personale che voglio ringraziare per l’attività quotidiana e per l’impegno umano e professionale. A supporto del loro lavoro al Besta abbiamo le tecnologie più innovative, in particolare nel campo della neurochirurgia, e strumentazione di altissimo livello, alcune uniche a livello europeo.

Con l’approvazione delle linee di sviluppo della Legge regionale 23/2015 e del “Programma regionale straordinario degli investimenti per la sanità" che si tradurrà in nuovi fondi stanziati anche per gli IRCCS da parte della Regione e grazie alle prospettive di crescita con il trasferimento alla Città della Salute e della Ricerca, siamo pronti a puntare al raggiungimento di nuovi traguardi che mi auguro possano vedere la collaborazione di tutte le aree del Besta.

Nella nostra newsletter abbiamo molti esempi del formidabile lavoro svolto da tutti i nostri professionisti in ciascuna area. In questo numero i miei complimenti vanno agli infermieri premiati nella giornata nazionale a loro dedicata e anche ai giovani medici e infermieri del Besta che hanno ideato le “pillole vaccinali”, brevi video divulgativi sull’importanza dei vaccini.

Ringrazio per il lavoro svolto in questi cinque anni il dottor Fabrizio Tagliavini che ha terminato il suo incarico come Direttore Scientifico della nostra Fondazione e auguro buon lavoro al professor Giuseppe Lauria Pinter che ricopre l'incarico ad interim in attesa della nomina ufficiale del nuovo Direttore Scientifico da parte del ministero della Salute.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 28/06/2021