EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO “CARLO BESTA”

EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO “CARLO BESTA”

16 dicembre 2020

EDITORIALE DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO “CARLO BESTA”

Avvicinandosi la fine di questo 2020 (per descrivere il quale non so se troverei sufficienti e adeguati aggettivi), sono andato a rileggere le “prospettive per il nuovo anno” che avevamo ipotizzato a fine 2019, quando l’idea di poter essere chiamati ad affrontare una pandemia non aleggiava ancora tra noi.

Ammetto che ho riaperto quel testo pensando “chissà le cose che non siamo riusciti a fare come avremmo desiderato”. In realtà, grazie alle competenze, alla dedizione, alla passione e anche all’ingegno dello straordinario personale della nostra Fondazione, molto è stato fatto. A volte anche oltre quanto avevamo immaginato, a volte seguendo percorsi differenti da quelli che solo 366 giorni fa (perché questo 2020  stato anche bisestile) ci sembravano i più logici. Ma davvero tanto è stato fatto, tenendo sempre al centro i nostri pazienti.

Credo che il riconoscimento ricevuto dalla Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico “Carlo Besta” con l’inserimento al primo posto in Italia e al sesto al mondo nella classifica “World’s best specialized hospitals 2021” in Neurologia, definita dalla rivista americana Newsweek, sia una ulteriore dimostrazione dell’eccellenza del nostro istituto e dell’importanza di proseguire nel lavoro di Rete, e in Rete, che caratterizza gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico come il nostro.

Scrivevamo, un anno fa, della necessità del sistema sanitario regionale e nazionale di riorganizzare i propri processi. Di certo non immaginavamo di doverlo fare a causa di una pandemia, ma la risposta che la nostra Fondazione ha saputo dare ai pazienti, ai loro familiari, agli altri ospedali (lombardi e non solo) è stata di grande rilievo: abbiamo risposto prontamente a quanto richiesto dalla Regione, diventando HUB di riferimento per la neurochirurgia e la neurologia.

Parlavamo, un anno fa, dell’innovazione tecnologica e di come avrebbe potuto migliorare la vita dei pazienti e supportare anche il rapporto con i medici. In questi mesi, grazie alla stretta collaborazione con Microsoft, siamo stati in grado di garantire continuità delle cure anche durante le fasi più complicate di questa emergenza sanitaria che ancora stiamo attraversando, attivando un articolato programma di telemedicina che ha reso possibile, per esempio, gestire le comunicazioni con i pazienti in follow up in un ambiente integrato consentendo l’interazione audio-video per visite virtuali e lo scambio di documenti clinici in tempo reale e in sicurezza.

Machine learning, big data, modelli matematici erano altri argomenti al centro delle nuove prospettive per il 2020, strumenti che oggi troviamo alla base di progetti finanziati dal ministero della Salute, di ricerche supportate da diverse Fondazioni, di programmi per il continuo sviluppo di ricerca e assistenza.

Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro quotidiano in team “multidisciplinari”. Questa è la forza della nostra realtà, quella di fare rete, all’interno e con l’esterno, per spingersi sempre un pezzetto più avanti nel miglioramento della ricerca e della cura. 

Mettere a sistema le eccellenze è lo spirito che sta guidando anche l’iter per la realizzazione del progetto della Città della Salute e della Ricerca nel comune di Sesto San Giovanni, il nuovo complesso sanitario di ricerca clinica e formazione che ricomprenderà, oltre alla nostra Fondazione, la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori. A febbraio 2020, come sapete, è stato sottoscritto il Contratto di Concessione per la progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione del progetto, nel luglio 2021 è previsto l’avvio dei lavori che dovrebbero durare tre anni.

Non mi resta, ora, che augurare a ognuno di voi di trascorrere, per quanto possibile e rispettando le disposizioni in vigore per limitare un eventuale nuovo aumento dei contagi, un sereno Natale. Sperando di poterci ritrovare, per occasioni non più solo digitali, nel 2021.

Andrea Gambini

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 17/12/2020