EPILESSIA: LA RICERCA DI DIOGO VILA VERDE STUDIA LA CORRELAZIONE TRA LO STATO DI MIELINIZZAZIONE CORTICALE E LA CONCENTRAZIONE EXTRACELLULARE DI POTASSIO

EPILESSIA: LA RICERCA DI DIOGO VILA VERDE STUDIA LA CORRELAZIONE TRA LO STATO DI MIELINIZZAZIONE CORTICALE E LA CONCENTRAZIONE EXTRACELLULARE DI POTASSIO

22 dicembre 2021

Notizia

EPILESSIA: LA RICERCA DI DIOGO VILA VERDE STUDIA LA CORRELAZIONE TRA LO STATO DI MIELINIZZAZIONE CORTICALE E LA CONCENTRAZIONE EXTRACELLULARE DI POTASSIO

Nella foto il dottor Diogo Vila Verde (al centro) con la dottoressa Laura Uva e il dottor Marco De Curtis

 

Il ricercatore di origine portoghese è uno dei sei vincitori del bando interno competitivo 5xmille

 

Studiare la correlazione tra lo stato di mielinizzazione, cioè la maturazione ultima del sistema nervoso centrale per una più veloce ed efficiente veicolazione dell'informazione del tessuto epilettogeno, con i segnali di ipereccitabilità e la dinamica della concentrazione extracellulare di potassio (K+) è l’obiettivo della ricerca del dottor Diogo Vila Verde, uno dei quattro vincitori del bando interno competitivo 5xmille indetto per la prima volta dalla Direzione Scientifica del Besta.

Il ricercatore di origine portoghese con laurea magistrale in Biologia e un master in Biochimica all'Università di Coimbra, spiega i presupposti da cui è partito per la sua ricerca: “Il progetto è nato sfruttando i risultati di una idea progettuale precedente della dottoressa Laura Uva, ricercatrice della Fondazione Besta. Le funzioni cerebrali richiedono una rapida propagazione dell'impulso e interazioni sinaptiche ottimizzate, che nel sistema nervoso centrale sono controllate dall'isolamento degli assoni attraverso la mielina. Questa sostanza fornita dagli oligodendrociti costituisce la guaina delle fibre nervose che ha funzione protettiva ed isolante e facilita la conduzione dello stimolo nervoso. Negli ultimi anni sono state segnalate perdita di mielina e disfunzioni degli oligodendrociti in campioni post-chirurgici di pazienti affetti da epilessia focale e in modelli animali di epilessia focale. Inoltre, nelle malattie demielinizzanti si possono verificare crisi epilettiche, che  si osservano anche in animali con mutazioni genetiche che colpiscono le proteine ​​della mielina”.

Da qui abbiamo ipotizzato che, quando la mielina è compromessa, durante l’attività corticale si verifica un eccesivo accumulo extracellulare di potassio che promuove la generazione di attività convulsiva e può attivare il processo di epilettogenesi – approfondisce il ricercatore che dal 2017 lavora al Besta, nella UOC di Epilettologia Sperimentale diretta dal dottor Marco de Curtis, con un contratto “Marie Curie” della Comunità Europea e con un dottorato di ricerca in Scienze Biomediche- . Nello studio intendiamo utilizzare tecniche neurofisiologiche e neuropatologiche su tessuti cerebrali provenienti da modelli animali e da campioni umani post-chirurgici ottenuti in pazienti con epilessia farmacoresistente, per testare la nostra ipotesi. La dipendenza dal potassio della generazione della crisi sarà valutata in campioni umani ottenuti da displasie corticali focali con aree demielinizzate. Nel modello animale valuteremo se la funzione corticale alterata indotta dall'esposizione acuta a farmaci demielinizzanti è responsabile dello sviluppo dell'attività epilettiforme”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 23/12/2021