Esperienza di tirocinio al S.I.T.R.A

Esperienza di tirocinio al S.I.T.R.A

15 luglio 2019

Esperienza di tirocinio al S.I.T.R.A

Ci ha scritto sulla sua esperienza di tirocinio al S.I.T.R.A., Alessandro Morandi, Studente Master Funzioni di Coordinamento Professioni Sanitarie, UniMoRe e noi pubblichiamo volentieri le Sue riflessioni ed invitiamo altri studenti o tirocinanti a scriverci.

 

Voglio essere sincero, quando si inizia un tirocinio la preoccupazione di ogni studente è di essere un peso per l’unità operativa dove viene accolto. Se si tratta di un’esperienza dove il reparto ha competenze organizzative, il timore di essere posizionati davanti a un p.c. a leggere l’organigramma aziendale cresce. E, un po’ come ogni studente che non conosce l’Istituto Neurologico I.R.C.C.S Carlo Besta, questo pensiero era presente nella mia mente la mattina che mi sono presentato davanti all’ingresso dell’ufficio S.I.T.R.A.. Non potevo sapere che, nell’istante stesso in cui avrei varcato la soglia, mai piu’ mi sarebbe balenata in testa una simile idea, come non potevo sapere che stava per iniziare una delle più significative esperienze che mi porterò dentro nel proseguo della mia vita. Quando mi è stato chiesto di scrivere questa riflessione, ho pensato di produrre una sorta di riassunto delle esperienze a cui ho partecipato. Invece no, un elenco non sarebbe sufficiente per far comprendere ciò che ho vissuto nel, troppo breve, tirocinio presso questa struttura. L’aspetto che mi ha colpito di più è stato l’entusiasmo. In tutti i reparti che ho visitato ho sempre trovato “porte aperte” e dei professionisti molto motivati con voglia di condividere le attività (sia cliniche che organizzative), le novità e le riflessioni che portano a decisioni e programmazione. Questa mentalità mi ha permesso di capire, imparare e cogliere molti aspetti che solo chi si misura direttamente sul campo ha l'opportunità di vivere ed ai miei quesiti: “Come funziona una sala operatoria, uno studio sulla SMA, un servizio di formazione, una sala angiografica, un incident-report, una riunione per i neo-assunti, una ricerca sull’atassia di Friedreich, un servizio di riabilitazione …. ecc e un ufficio S.I.T.R.A.?” la risposta è stata: “Vai entra nelle U.O. parla col coordinatore, parla con chi ci lavora”. Per ciò che è stata la mia esperienza, non c’è paragone tra ascoltare un seminario e vivere in un reparto per capirne il funzionamento.

Voglio essere sincero, un ultima volta, è raro mettere in gioco gli allievi data la brevità del tirocinio e per la mancanza di competenze. Eppure, in questa struttura, mi sono stati affidati incarichi non scontati che richiedevano competenze organizzative, informatiche e logiche con il rischio che il lavoro della squadra non rispettasse la scadenza. E’ stato un piacere e un onore essere investito di tale fiducia. Infine se dovessi riassumere tutto questo in tre parole direi che l'Istituto Besta ed i suoi operatori trasmettono “passione”, ”competenza” , “rigore” e...cosa può chiedere di più uno studente?

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 15/07/2019