G7: LA SALUTE DEL CERVELLO AL CENTRO
G7: LA SALUTE DEL CERVELLO AL CENTRO
13 giugno 2024
Comunicato stampa

Presentato il dossier che sarà consegnato ai delegati che partecipano al G7 Summit di Borgo Egnazia dal 13 al 15 giugno e che affronta i punti “caldi” da considerare
Nella sezione "Salute" i neurologi Prof. Paul Boon, Elena Moro e Matilde Leonardi della European Academy of Neurology hanno pubblicato assieme al neurologo canadese Prof. Hachinski l'articolo " Changing the mindset " che sollecita i leader del G7 e i leader politici di ogni Paese ad occuparsi della salute del cervello.
Migliorare la salute del cervello deve essere una priorità assoluta e i leader del G7 possono fare la loro parte per coordinare politiche globali e per adottare un approccio One Health. È questa la richiesta degli autori dell'articolo pubblicato nel dossier che sarà consegnato a tutti i delegati che parteciperanno al Vertice di Puglia.
L’invecchiamento della popolazione e il cambiamento dello stile di vita sono fattori di rischio che siamo abituati ad associare automaticamente alle patologie cardiache. In realtà sono anche tra le principali cause di molte malattie neurologiche che rappresentano la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità a livello globale.
Nonostante l’elevata incidenza di patologie neurologiche, l'accesso ai servizi di prevenzione è insufficiente, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. Per questo motivo, si legge nel paper, “occorre essere coraggiosi e adottare soluzioni globali, multilivello e pragmatiche per promuovere la salute del cervello, non solo quando si manifesta una patologia, ma durante tutto l’arco della vita come auspicato anche dall’OMS”.
Prendersi cura della salute del proprio cervello deve essere una cosa che entra nella prospettiva di miglioramento della salute che ogni Paese può e deve adottare, promossa ad ogni livello tanto da poter essere seguita dalla maggior parte delle persone e in contesti totalmente diversi – precisano gli esperti. Ci sono infatti attività molto semplici che con il minimo sforzo possono aiutare a raggiungere importanti risultati in termini di prevenzione. “Attività fisica e sonno regolare, una dieta equilibrata e il controllo della pressione arteriosa, smettere di fumare e coltivare connessioni sociali che promuovono le funzioni cerebrali, mentali e sociali, sono azioni che fanno bene al nostro cervello” - sottolinea la dott.ssa Matilde Leonardi, Direttore della SC Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità e del Coma Research Centre della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e membro del board dell’Accademia Europea di Neurologia.
“Se solo il 10% delle persone cambiasse mentalità potremmo assistere ad una trasformazione piuttosto veloce” – prosegue Leonardi. “Per farlo occorre proprio cambiare approccio, passando dall'affrontare i problemi al prevenirli. L'Italia è in prima linea con pochi altri paesi, Finlandia, Svizzera, Norvegia, India, nel promuovere la salute del cervello e il 12 marzo scorso, coordinata dal Presidente della Società Italiana di Neurologia professor Alessandro Padovani, è stata lanciata alla Camera dei Deputati la Strategia Italiana per la salute del cervello 2024-2031".
In questa partita globale per la salute del cervello e la riduzione dell'impatto delle malattie mentali e neurologiche anche la politica può fare la sua parte. Nel documento gli esperti esplicitano in tre punti le azioni che i leader del G7 e ogni governo dovrebbero intraprendere:
- Dichiarare la salute del cervello (neurologica, mentale e sociale) una priorità assoluta lungo tutto l'arco della vita delle persone;
- Coordinare, integrare e catalizzare le politiche sulla salute cerebrale e mentale;
- Collegare i piani globali, regionali e nazionali per la salute del cervello e stimolarli a implementare un approccio One Health al centro dei sistemi di cura, delle politiche e degli interventi.
Leggi il dossier: https://edition.pagesuite-professional.co.uk/html5/reader/production/default.aspx?pubname=&pubid=cff88389-941c-40a9-bf3d-76699425a314