I LUNEDÌ DI ARTE- TERAPIA CON “NINI” NEL REPARTO INFANTILE

I LUNEDÌ DI ARTE- TERAPIA CON “NINI” NEL REPARTO INFANTILE

08 marzo 2023

Notizia

I LUNEDÌ DI ARTE- TERAPIA CON “NINI” NEL REPARTO INFANTILE

Da alcuni mesi Francesca “Nini” Carbonini, pittrice e studentessa di un corso post universitario di arte- terapia, svolge attività ludico-artistiche con i bimbi ricoverati nel nostro reparto infantile. Ottimi i riscontri, come conferma il dottor Stefano D’arrigo.

 

L’arte diventa motivo di gioco, di divertimento e di spensieratezza, ma anche di espressione di sentimenti e di emozioni per i bambini durante il ricovero in ospedale grazie a un percorso di arte-terapia, guidato, nel nostro Istituto, da Francesca Nini Carbonini, pittrice che sta svolgendo al Besta il tirocinio per un corso post universitario. Ogni lunedì, Nini accoglie i piccoli pazienti e i loro genitori con fogli bianchi e matite colorate o colori a tempera invitandoli a esprimere, attraverso l’arte, i loro pensieri e sentimenti con l’obiettivo di favorire l’interazione e il gioco.

L’attività sta avendo un ottimo riscontro tra i bambini, che trascorrono alcune ore spensierate, e anche per i genitori che godono di un momento di condivisione con i propri figli, fuori dalla stanza di ricovero.

Per fare arte – terapia non è necessario essere pittori, ma frequentare corsi appositi e avere una buona conoscenza della materia – spiega Nini Carbonini che sta svolgendo il tirocinio di 150 ore nel nostro Istituto per il suo corso post laurea –. Grazie al dottor D’Arrigo da qualche mese ho iniziato qui il mio percorso formativo. L’arte terapia non è solo pittura, ma è anche teatro, musica, danza e favorisce il percorso psicologico dei piccoli o degli adolescenti, ma anche degli adulti”.

Quelli che svolgiamo al Besta – prosegue – sono laboratori aperti, in cui ogni bimbo può esprimere se stesso e fare ciò che più desidera, seguito da me attraverso un’interazione delicata e mai invasiva. L’ambiente deve essere accogliente per i piccoli che devono sentirsi a loro agio e mai costretti a fare una attività”.

Anche i medici del reparto hanno accolto con entusiasmo l’arte- terapia. Il dottor D’Arrigo, Neuropsichiatra Infantile della Struttura Semplice DIpartimentale Sindromi Genetiche con disabilità intellettiva e disturbi dello spettro autistico, segue le attività e commenta positivamente: “Per un bambino ricoverato, questa attività diventa un’esperienza di condivisione emotiva e allevia la permanenza qui in ospedale. Tutti possono esprimere la loro esperienza legata al ricovero e sicuramente il canale artistico facilita i pazienti con disabilità. Rappresenta anche un buon momento di scambio tra genitore, bambino e artista”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 08/03/2023