“Grazie per quello che è stato fatto qui, grazie per quello che verrà fatto… questo è un contributo al Mozambico, all’Italia, all’umanità”. Sono le parole di gratitudine pronunciate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al temine della visita al centro DREAM di Zimpeto, a Maputo in Mozambico, lo scorso 6 luglio. 
Proprio da qui è partito il programma Neurologia-Epilessia che il Besta svolge col programma DREAM (Disease Relief through Excellent and Advanced Means).

“La visita del Presidente Mattarella è stata emozionante ed è un segno tangibile di stima per il lavoro svolto fino a oggi per tutti coloro che credono nel progetto DREAM, programma della Comunità di Sant’Egidio  in collaborazione col Besta per la parte di Neurologia, nato per dare una migliore assistenza ai malati di epilessia e per creare una ‘cultura della cronicità’”, commenta il dottor Massimo Leone, neurologo dell’UOC Neuroalgologia III del Besta. responsabile del progetto.  

L’accordo tra le due istituzioni - Besta e Sant’Egidio per Malawi e Repubblica Centrafricana col sostegno della Fondazione Mariani e della Società Italiana di Neurologia (SIN) - ha consentito di formare oltre 150 operatori, installare due videoelettroencefalografi, eseguire oltre 600 EEG e 1500 teleconsulti di neurologia. “In giugno e luglio abbiamo formato oltre 50 operatori DREAM, medici, tecnici di medicina generale, infermiere e attiviste soprattutto della vasta regione di Sofala, grande tre volte la Lombardia - spiega il dottor Leone -. Intanto i progetti proseguono: i risultati finora ottenuti hanno incoraggiato la SIN a donare un video-elettroencefalografo a DREAM in Mozambico”.

L’epilessia è molto diffusa in Mozambico, ne soffre oltre l’1% della popolazione, molti sono bambini, ma ci sono solo otto neurologi in tutto il Paese che conta 33 milioni di abitanti. Viene curata in centri psichiatrici dove oltre la metà dei malati sono epilettici senza problemi mentali, non vi sono specialisti, le forniture di farmaci e la formazione sono carenti o inesistenti. “Questo modello di cura – curare l’epilessia in centri di malattie mentali - è diffuso in tutta l’Africa ma non funziona: oltre il 90% dei malati continua a non avere accesso alle cure e lo stigma più che risolversi, in tali centri si concentra – approfondisce il dottor Leone -. Il partenariato Besta-DREAM adotta da tempo modalità diverse, in linea con le recenti indicazioni dell’Intersectoral Global Action Plan della World Health Organization: dare accesso alle cure per l’epilessia nelle primary care, integrarle con quelle di HIV e altre malattie, garantire formazione, farmaci e tecnologie. Durante la visita del Presidente Mattarella, abbiamo discusso di questo aspetto con la responsabile nazionale Dr.ssa Lorenzoni che ha mostrato grande apprezzamento”.