IL PROGETTO FRACOVID (Impact of immune-FRAgilities on COVID-19 susceptibility and severity)

IL PROGETTO FRACOVID (Impact of immune-FRAgilities on COVID-19 susceptibility and severity)

22 luglio 2020

IL PROGETTO FRACOVID (Impact of immune-FRAgilities on COVID-19 susceptibility and severity)

 

Nel contesto della pandemia da COVID-19 particolarmente attiva nella Regione Lombardia, un certo numero di pazienti affetti da malattie croniche immunomediate e trattati con farmaci immunomodulanti/immunosoppressivi sono risultati esposti alla infezione da questo virus,” dice il dott. Paolo Confalonieri, neurologo, Responsabile della Struttura Organizzativa Semplice Centro Sclerosi Multipla, nella U.O.C Neurologia IV della Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta, abbiamo così selezionato pazienti per uno studio decisamente interessante in relazione alla rilevanza della interazione tra sistema immunitario ed infezione virale con un progetto coordinato dall’ IRCCS Ospedale San Raffaele (Prof. Giancarlo Comi) e di cui siamo partners come Istituto Besta”.

Il progetto denominato FRACOVID (Impact of immune-FRAgilities on COVID-19 susceptibility and severity ) dura 18 mesi ed è cofinanziato da Fondazione CARIPLO e da Fondazione Umberto Veronesi nell’ambito della misura regionale POR-FERS 2014-2020 dal titolo ‘Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza Coronaviru’s e altre emergenze virali del futuro

Scopo dello studio è quello di selezionare pazienti in due popolazioni per definizione fragili (pazienti affetti da Sclerosi Multipla o Leucemia Linfoide Cronica) residenti in zone ad alto impatto di COVID-19, per valutare se specifici trattamenti immunodulanti/immunosoppressivi utilizzati in tali popolazioni possano avere influenzato la suscettibilità alla infezione da COVID-19 o la severità della conseguente malattia da COVID-19. Oltre agli aspetti clinici verranno indagati a livello laboratoristico aspetti virologici e i profili immunologici cellulari in tali pazienti. Per quanto riguarda il reclutamento dei pazienti, i due Centri Sclerosi Multipla coinvolti (Ospedale San Raffaele ed Istituto Neurologico Besta) rappresentano due rilevanti realtà di riferimento a livello regionale e non solo, e possono garantire una costanza di monitoraggio clinico-strumentale dei pazienti presi in carico oltre ad una adeguata consuetudine di raccolta dei dati clinici. Per i dati in vitro l’ interazione multidisciplinare tra infettivologi, virologi, ematologi ed immunologi del San Raffaele e dell’Istituto Besta consentirà una valutazione adeguata degli aspetti laboratoristici. “Il ruolo del Centro Sclerosi Multipla della Fondazione Istituto Neurologico Besta”, spiega il dott. Paolo Confalonieri, Ist. Besta,sarà il reclutamento di adeguata popolazione di pazienti affetti da Sclerosi Multipla, trattati con differenti principi attivi, esposti o meno a infezione e malattia da COVID-19, e di raccolta dei rispettivi dati farmacologici, immunologici, clinici e strumentali previsti per lo svolgimento del progetto”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 22/07/2020