IL PROGETTO MESH SUL MAL DI TESTA È TRA I 12 VINCITORI DEL PROGETTO CARIPLO GIOVANI RICERCATORI

IL PROGETTO MESH SUL MAL DI TESTA È TRA I 12 VINCITORI DEL PROGETTO CARIPLO GIOVANI RICERCATORI

08 marzo 2023

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IL PROGETTO MESH SUL MAL DI TESTA È TRA I 12 VINCITORI DEL PROGETTO CARIPLO GIOVANI RICERCATORI

Ne parla la dottoressa Anna Nigri, responsabile scientifica dello studio che coinvolge il gruppo di Neuroimmagini dell'UO di Neuroradiologia, l'UO Neurologia 3 – Neuroalgologia e Centro Cefalee e la School of Life Science and Technology della University of Electronic Science and Technology of China. Obiettivo del progetto: identificare i meccanismi cerebrali alla base del mal di testa. La novità: l’apertura di un profilo Instagram per sensibilizzare i giovani sul tema.

 

 

 

È il progetto MESH (anatomical and functional MESocorticolimbic system characterization in Headache patients), uno dei 12 progetti Giovani Ricercatori finanziato dalla Fondazione Cariplo tra i 156 presentati quest’anno.

Responsabile scientifica è la dottoressa Anna Nigri, Ingegnere biomedico, ricercatrice sanitaria dell’Unità di Neuroradiologia, che illustra il progetto, premiato con un contributo di 250mila euro e da svolgersi in tre anni. Oltre a una parte di ricerca scientifica più tradizionale con lo scopo di identificare le basi neurali sottostanti alle cefalee, la ricerca del Besta questa volta è anche 2.0, perché prevede l’apertura di un account Intagram con l’obiettivo di raggiungere la popolazione più giovane (Generazione X, Millennial, Generazione Z).

 

Le cefalee sono tra le patologie con più alta prevalenza, di cui circa la metà della popolazione adulta soffre, e le più diffuse tra le persone di età inferiore a 50 anni – dice Anna Nigri -. A tutti è capitato di avere mal di testa e di ricordare quella spiacevole sensazione di difficoltà di arrivare a fine giornata. Ma quando queste forme di mal di testa tendono a diventare croniche, la frequenza degli attacchi aumenta con un'intensificazione dei sintomi associati e un maggior uso di farmaci e cure mediche. Ciò impatta notevolmente sulla qualità di vita sociale e lavorativa di ciascun paziente”.

 

Poi prosegue: “Con questo progetto abbiamo cercato di dare spazio sia all’identificazione dei meccanismi cerebrali sottostanti queste patologie sia alla sensibilizzazione del tema nella popolazione generale data l’alta prevalenza della patologia e l’impatto sulla vita di tutti i giorni”.

 

Da un punto di vista scientifico, il progetto consolida la collaborazione già avviata tra School of Life Science and Technology della University of Electronic Science and Technology of China (con la dottoressa Stefania Ferraro e il Professor Ben Becker) e il Besta, che ha previsto il coinvolgimento del gruppo di neuroimmagini dell'UO di Neuroradiologia (con le dottoresse Greta Demichelis, Alessandra Erbetta, Luisa Chiapparini, Maria Grazia Bruzzone e i dottori Jean Paul Medina, Davide Fedeli, Giuseppe Ciullo), dell’ l'UO Neurologia 3 – Neuroalgologia e Centro Cefalee (con la dottoressa Licia Grazzi, il dottor Massimo Leone, il dottor Alberto Cecchini Proietti), dell’UO Neurologia Salute Pubblica e Disabilità (con il dottor Alberto Raggi) e della SS Neuropsicologia Clinica (con la dottoressa Sylvie Piacentini).

 

In questi anni, seguendo un’ottica di condivisione e armonizzazione, la stretta collaborazione tra i gruppi e i finanziamenti del ministero della Salute hanno permesso di creare uno dei più grandi database di dati clinici e multimodali di risonanza magnetica su pazienti con cefalea a grappolo ed emicranici - conclude la dottoressa Nigri -. In questo studio, attraverso tecniche avanzate di neuroimmagini associate a machine learning verranno valutate le alterazioni e disfunzioni cerebrali in un ampio spettro di pazienti e le possibili vie della cronicizzazione del dolore. L'identificazione dei meccanismi neurobiologici anatomici e funzionali alla base delle cefalee aprirebbe la strada allo sviluppo di trattamenti innovativi, non invasivi e non farmacologici. Per la parte di informazione a di divulgazione ci siamo invece affidati a un mezzo di comunicazione che possa arrivare a tutti. Per parlare di mal di testa ci vediamo sui social!”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 19/05/2023