IN SALA D’ATTESA COME SU UN’ASTRONAVE: COSÌ I BIMBI AL BESTA ATTENDONO LA RISONANZA MAGNETICA

IN SALA D’ATTESA COME SU UN’ASTRONAVE: COSÌ I BIMBI AL BESTA ATTENDONO LA RISONANZA MAGNETICA

22 dicembre 2023

Notizia

IN SALA D’ATTESA COME SU UN’ASTRONAVE: COSÌ I BIMBI AL BESTA ATTENDONO LA RISONANZA MAGNETICA

In foto, le dottoresse Veronica Redaelli, Marina Grisoli e Francesca Berrini

 

E' stata realizzata di recente al piano terra di via Celoria, grazie ai fondi raccolti durante lo spettacolo “Sister Act” una nuova saletta dalle pareti dipinte con personaggi “spaziali”: qui i pazienti in età pediatrica possono attendere di fare una risonanza. Ne parla la dottoressa Marina Grisoli, Direttore facente funzione della Struttura Complessa di Neuroradiologia.

 

In attesa della Risonanza Magnetica, i piccoli pazienti del Besta ora possono rilassarsi in un ambiente colorato e “a misura di bambino” nella nuova sala d’attesa di Neuroradiologia. La stanzetta dedicata ai pazienti in età pediatrica in attesa di esecuzione di esami di Risonanza Magnetica è stata pensata come un ambiente cosmico: sfondo azzurro, stelle e un simpatico personaggio con caschetto che volteggia all’interno della navicella spaziale (corrispondente all’apparecchio di Risonanza Magnetica), un cagnolino che riprende il soggetto protagonista di opuscoli dedicati ai piccoli pazienti ricoverati. All’interno del locale sono presenti giochi e una lavagna con tutto l’occorrente per disegnare.

La realizzazione è stata possibile grazie alla raccolta fondi del musical “Sister act”, spettacolo teatrale organizzato e interpretato da volenterosi dipendenti dell’istituto – spiega la dottoressa Marina Grisoli, Direttore facente funzione della Struttura Complessa di Neuroradiologia -. Da molti anni al Besta eseguiamo esami in sedazione a bambini, sia ricoverati sia ambulatoriali, e le richieste sono in aumento. I bambini attendono seduti davanti alla RM e i genitori che li accompagnano cercano di tenerli tranquilli dando loro il cellulare o rimediando qualcosa al momento”.

Poi aggiunge: “Con la dottoressa Bruzzone, che ha diretto la Neuroradiologia fino all’anno scorso, da tempo tenevamo nel cassetto l’idea di realizzare qualcosa che alleggerisse l’attesa dei pazienti. Avendo avuto entrambe figli, ricordavamo le difficoltà ad intrattenerli in modo “quieto” e abbiamo sentito la necessità, pur in carenza di grandi spazi, di adattare un piccolo locale che fosse a loro disposizione. Contestualmente, facendo seguito a un progetto pilota di qualche anno fa, abbiamo voluto rendere più strutturata la possibilità di ridurre le sedazioni, che implicano la presenza dell’anestesista e la preparazione della stessa”.

E qual è il modo migliore per fare in modo che i bambini, non sedati ma svegli, stiano fermi durante l’esame che dura dai 20 ai 50 minuti? “Dalla mia esperienza di madre i film di Walt Disney o i cartoni animati rappresentano uno dei metodi di distrazione più efficaci. Così abbiamo richiesto anche un PC collegato ad uno schermo posizionato all’interno del magnete che proietta filmati e cartoni animati visibili dai piccoli pazienti durante l’esecuzione dell’esame.”

 

                                

 

 

 

 

 

 

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 28/03/2024