LA RICERCA DI FABIO MODA PREMIATA TRA LE MIGLIORI DIECI SU 340 DALLA RIVISTA TRANSLATIONAL NEURODEGENERATION

LA RICERCA DI FABIO MODA PREMIATA TRA LE MIGLIORI DIECI SU 340 DALLA RIVISTA TRANSLATIONAL NEURODEGENERATION

05 maggio 2022

Notizia

LA RICERCA DI FABIO MODA PREMIATA TRA LE MIGLIORI DIECI SU 340 DALLA RIVISTA TRANSLATIONAL NEURODEGENERATION

In occasione della cerimonia online per il 10° anniversario della rivista, il ricercatore del Besta sarà premiato per lo studio, pubblicato nel 2019, sull’identificazione di biomarcatori specifici per morbo di Parkinson e atrofia multisistemica nella mucosa olfattiva.

 

È tra le dieci migliori ricerche pubblicate in dieci anni dalla rivista “Translational Neurodegeneration” quella realizzata dal dottor Fabio Moda, ricercatore sanitario dell’Unità di Neurologia 5 e Neuropatologia diretta dal dottor Giorgio Giaccone.  L’articoloEfficient RT-QuIC seeding activity for alpha-synuclein in olfactory mucosa samples of patients with Parkinson's disease and multiple system atrophy”, pubblicato nel 2019 sulla rivista medica peer-reviewed specializzata nelle malattie neurodegenerative (impact factor 8,014), è stato selezionato dal comitato editoriale della rivista insieme ad altri nove articoli tra i 340 degli ultimi 10 anni (2012-2021) per ricevere il “Best Paper Award”.  

La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà a Pechino nel mese di maggio 2022, ma molti dei premiati, come il dottor Fabio Moda, seguiranno la cerimonia da remoto, a causa del periodo pandemico ancora in corso.  

Lo studio, coordinato da me e dalla mia collaboratrice, la dottoressa Chiara Maria Giulia De Luca, è stato condotto su una casistica di pazienti ben caratterizzati con l’obiettivo di trovare dei biomarcatori di malattia di Parkinson e atrofia multisistemica nella mucosa nasale, che può essere prelevata in maniera semplice, non dolorosa e non invasiva - spiega Fabio Moda -. L’obiettivo dello studio era identificare biomarcatori innovativi in tessuti periferici facilmente prelevabili che ci consentissero non solo di migliorare la diagnosi clinica di queste malattie ma anche di riconoscere sottogruppi della stessa patologia per poter stratificare i pazienti in modo decisamente più accurato”.

Insieme al dottor Moda e alla dottoressa De Luca hanno collaborato alla ricerca e alla successiva pubblicazione altri membri dell’Istituto Besta tra cui il dottor Giorgio Giaccone, il dottor Pietro Tiraboschi, il dottor Federico Cazzaniga e il dottor Edoardo Bistaffa della Neurologia 5; il dottor Roberto Eleopra, il dottor Antonio Elia, il dottor Luigi Romito e la dottoressa Grazia Devigili della Neurologia 1 e il dottor Fabrizio Tagliavini della Direzione Scientifica. Lo studio ha coinvolto anche il dottor Giuseppe Legname, la dottoressa Elena De Cecco e la dottoressa Giulia Salzano della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e la dottoressa Sara Maria Portaleone dell’Unità di otorinolaringologia dell’ospedale San Paolo di Milano.

A questo studio del 2019 – già citato 51 volte in ambito scientifico - ne è poi seguito un altro sempre coordinato dal dottor Moda e pubblicato nel 2021 sulla rivista Molecular Neurodegeneration, dal titolo “Discrimination of MSA-P and MSA-C by RT-QuIC analysis of olfactory mucosa: the first assessment of assay reproducibility between two specialized laboratories” (impact factor 14,195) in cui è stata valutata la riproducibilità dell’approccio analitico e in cui è stato coinvolto un gruppo della Case Western Reserve University di Cleveland (USA) coordinato dal professor Shu Chen. “I risultati di questo nuovo lavoro hanno evidenziato che il protocollo analitico delle mucose olfattive è altamente riproducibile tra laboratori (>96%) e questo è un punto cruciale nel processo di sviluppo e validazione di nuovi biomarcatori per la malattia di Parkinson e l’atrofia multisistemica - ribadisce Fabio Moda-.  Sono attualmente in corso degli studi con altri centri esperti, tra cui un gruppo coordinato dalla professoressa Lucilla Parnetti dell’Università di Perugia e da un gruppo coordinato dal dottor Luis Concha-Marambio della company biotech Amprion di San Diego (California, USA) che hanno l’obiettivo di verificare la riproducibilità dell’approccio analitico su ampia scala e stiamo già raccogliendo dei dati molto incoraggianti. Il nostro obiettivo è estendere queste analisi innovative anche a campioni di urina e sangue che, come la mucosa olfattiva, possono essere raccolti con procedure assolutamente non invasive”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 09/06/2022