MRI-NOVA CONTROLLA LE ALTERAZIONI EMODINAMICHE
MRI-NOVA CONTROLLA LE ALTERAZIONI EMODINAMICHE
24 aprile 2009
Comunicato stampa
Al Besta e Niguarda la nuova angiografia quantitativa di RM
Presso la neuroradiologia dell’ Istituto neurologico Carlo Besta e dell’Ospedale Niguarda di Milano è arrivata dall’Università dell’Illinois di Chicago un’angiografia quantitativa di risonanza magnetica, la MRI-NOVA con cui si calcola la percentuale di rischio dei pazienti che, secondo le indagini convenzionali, potrebbero avere uno stroke.
Individuate occlusioni stenotiche, ostruzioni o dilatazioni aneurismatiche e il conseguente danno sul tessuto cerebrale a valle rimasto “a secco” per le alterazioni del flusso sanguigno, la MRI-NOVA calcola e quantifica le alterazioni emodinamiche indicando se e quando c’è un pericolo imminente.
Finora non si poteva prevedere il momento giusto per intervenire su un vaso alterato applicando uno “stent” o un by-pass e per capire quando passare dai farmaci alla chirurgia il medico doveva interpretare i segni e i sintomi clinici e i dati strumentali.
Adesso si potrà studiare direttamente il vaso come se ci fosse un rivelatore di flusso inserito direttamente nell’arteria interessata, ma con un’invasività minima perché tutto è virtuale: il calcolo lo fa il computer che, attraverso un apposito algoritmo, ricrea tutte le sezioni virtuali del vaso sanguigno mostrandole al medico senza dover cateterizzare il paziente.
La MRI-NOVA non è solo uno strumento di valutazione preventiva, ma anche di controllo sull’efficacia dei trattamenti: si potrà ad esempio verificare se il bypass di una carotide che si era occlusa (ogni anno causa di ictus in 61mila pazienti USA e di TIA in 19mila) ha ripristinato adeguatamente il flusso sanguigno.
Al Besta la prospettiva è quella di seguire pazienti affetti da patologia vascolare a indirizzo terapeutico, medico o chirurgico secondo un protocollo messo a punto in collaborazione con la Illinois University di Chicago.
osv/pec/