PARI OPPORTUNITA’: UNA SFIDA SEMPRE APERTA
PARI OPPORTUNITA’: UNA SFIDA SEMPRE APERTA
28 febbraio 2020

“Il Gender Equality Plan (Gep) del nostro Istituto è un piano di azione, adottato per stabilite misure, azioni e strumenti per l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione di politiche per la promozione dell’eguaglianza di genere. Teniamo presente che l’Italia è il primo Stato europeo ad avere una legge specifica per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, legge che ha portato ad elaborare un piano specifico, deliberato dal Ministero della Salute,” spiegano la dott.ssa Barbara Garavaglia, Presidente CUG della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta e la dott.ssa Cinzia Gellera, Presidente della Associazione BeWIN (Besta Women In Network) entrambe ricercatrici dell’Istituto Besta. Insieme sono responsabili scientifiche di un evento di rilevanza nazionale, aperto al pubblico, intitolato “Equilibrio di genere nelle neuroscienze”, che era previsto a Milano il 5 marzo all’Auditorium di Regione Lombardia ed è stato posticipato per l’emergenza Coronavirus. “Dal 2010 organizziamo convegni sulla medicina di genere in ambito neurologico e, nonostante la medicina di genere non sia una medicina al femminile, sono tantissime le evidenze che il mancato approccio al genere ha portato una discriminazione nei confronti della salute della donna. Uomini e donne non differiscono però solo nelle manifestazioni di malattia o nei fattori di rischio ma differiscono anche nell’approccio che dovrebbero attuare medici e da operatori socio-sanitari nell’impostazioni delle cure. Nonostante i dati confermino una maggioranza della forza lavoro femminile in Sanità, chi riveste posizioni di comando continua ad essere prevalentemente di sesso maschile”. E’ fondamentale approfondire l’equilibrio di genere nel campo delle Neuroscienze con lo scopo finale di trovare possibili strategie per arrivare ad una parità di genere in modo che donne e uomini abbiano pari opportunità nei percorsi di carriera e cura. Sono diversi e molteplici i percorsi di carriera delle ricercatrici dell’Istituto Besta. Le nostre ricercatrici sono attivamente impegnate in varie discipline (neurologia vascolare, neuro-oncologia, malattie del motoneurone, epilessie, malattie neurodegenerative, neuroimaging etc) e sul tema ‘Donne e scienza’ sia il Cug dell’Istituto Besta che l’associazione BeWIN sono molto attenti alle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro della ricerca in Italia e non solo. Si sta infatti attivamente lavorando alla stesura di Linee Guida, innovative come proposte di progettualità per colmare il gap delle diseguaglianze. Cug e BeWIN collaborano per iniziative di empowerment al femminile. Di recente anche gli Eurodeputati al Parlamento Europeo hanno chiesto alla Commissione europea una strategia ambiziosa per la parità di genere, che includa delle misure per ridurre il divario retributivo di genere. Si tratta di misure vincolanti sul divario retributivo tra generi e trasparenza sulle retribuzioni, monitoraggio dell’applicazione del principio di parità di retribuzione a parità di lavoro sancito dai trattati europei e interventi contro il divario retributivo che risulta in Europa medio tra i sessi del 16% (37% per i pensionati). Anche i dati presentati di recente del EWOB (spiegare l’acronimo) Gender Diversity Index 2019 che comprendono 17 Stati europei non confortano. Gli eurodeputati hanno votato una risoluzione che richiede: una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro, un miglior sostegno all'imprenditoria femminile, un’equa ripartizione delle responsabilità domestiche e di assistenza tra donne e uomini; nuove azioni per promuovere l'istruzione delle ragazze ed una maggiore partecipazione alle carriere STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica); una rappresentanza equilibrata di genere a tutti i livelli del processo decisionale e chiedono di sbloccare la direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione in seno al Consiglio.