PERCORSI PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
PERCORSI PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
22 ottobre 2019

Ha avuto molto successo un evento formativo organizzato come Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’ in collaborazione con la responsabile scientifica Dott.ssa Rossana Giove, Direttore Socio Sanitario, ATS della Città Metropolitana di Milano. Riguardava i percorsi per la diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico. L’obiettivo era di sensibilizzare all’uso di strumenti di screening per i disturbi dello spettro autistico nei bambini che presentino un ritardo di linguaggio o problematiche comportamentali. Ha aperto i lavori con un saluto istituzionale la dott.ssa Paola Lattuada, Direttore Generale della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’. Si è fatto riferimento al fatto che la DG Welfare con la DGR del 17 dicembre 2018 abbia dedicato una particolare attenzione ai disturbi dello spettro autistico, quale tema prioritario per la formazione degli operatori sanitari. In particolare sono stati individuati tre percorsi formativi inerenti le seguenti tematiche: diagnosi precoce; accesso ed emergenze comportamentali in pronto soccorso; transizione nell’età adulta. L’obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare i pediatri di libera scelta e gli operatori della rete dei servizi di NPIA sulle strategie efficaci per migliorare la tempestività della diagnosi dei disturbi dello spettro autistico. Durante la mattinata sono stati definiti i disturbi dello spettro autistico, presentati dati di epidemiologia e si è ribadita l’ importanza della diagnosi tempestiva. Inoltre si sono spiegati gli indicatori di rischio e come fare diagnosi precoce con la presentazione di evidenze scientifiche e di differenti metodologie di approccio: dallo screening alla sorveglianza attiva. Sono diversi gli strumenti di screening in ambito pediatrico: dalla chat ad altri strumenti di sorveglianza attiva. Nel pomeriggio gli esperti si sono confrontati sui percorsi diagnostici clinici (metodologie e strumenti) e sulla complessità della comunicazione della diagnosi. I relatori hanno illustrato approfondimenti eziologici, disturbi associati e comorbilità. Inoltre sono stati presentati dati relativi alla presa in carico clinica e follow up ed è stata ribadita l’importanza di una collaborazione della rete curante e quali sono le possibili modalità per strutturare una sinergia sistematica tra servizi specialistici e pediatri di famiglia. Si punta a colmare lacune cliniche ed organizzative nella gestione in PS/DEA degli utenti con disabilità complessa e/o disturbo dello spettro autistico e a favorire una collaborazione interdisciplinare. Questo è utile per migliorare la gestione di un disturbo comportamentale acuto in Pronto Soccorso e per l’applicazione di adeguate valutazioni psichiatriche e neuropsichiatriche in Pronto Soccorso soprattutto per l’età pediatrica.