PREMIO PER IL BANDO DI CONCORSO GMN2022 ALLA RICERCATRICE MIRNA ANDELIC

PREMIO PER IL BANDO DI CONCORSO GMN2022 ALLA RICERCATRICE MIRNA ANDELIC

05 maggio 2022

Notizia

PREMIO PER IL BANDO DI CONCORSO GMN2022 ALLA RICERCATRICE MIRNA ANDELIC

 

 

Il progetto di ricerca “Probing the role of miRNA reprogramming in small fibre neuropathy” della ricercatrice Mirna Andelic è vincitore del premio nazionale GMN2022, conferito dall’Associazione Italiana per lo Studio del Sistema Nervoso Periferico (ASNP) e dall’Associazione Italiana di Miologia (AIM). La giovane ricercatrice del Besta, 29 anni, ha condotto, insieme a un gruppo di lavoro, un progetto sulle neuropatie del sistema nervoso periferico, occupandosi della parte sperimentale del progetto per l’individuazione di microRNA nei pazienti con Small Fibre Neuropathy (neuropatia delle piccole fibre con dolore).

Lo studio prevede l’individuazione dei mricroRNA nel tessuto cutaneo di campioni già presenti e prelevati in studi precedenti da pazienti con neuropatia delle piccole fibre con dolore – spiega Mirna Andelic, che sta svolgendo il dottorato di ricerca congiunto nella UOC Neurologia3-Neuoroalgologia all’interno del progetto Marie Sklodowska-Curie Actions PAIN-Net e School for Mental Health and Neuroscience, Maastricht University -. Ora dobbiamo svolgere degli studi funzionali per verificare se il microRNA identificato nella fase di ‘proof-of-concept’ abbia un ruolo nella trasmissione del dolore. Se i risultati preliminari saranno confermati nello studio funzionale in vitro, potrebbero servire come base per lo sviluppo di nuove terapie mirate migliorate per la neuropatia delle piccole fibre”.

La ricercatrice di origine croata ha iniziato la sua formazione professionale come una dei 13 Early Stage Researcher (ESR) del progetto Marie Sklodowska-Curie (MSCA), Horizon 2020 PAIN-net nel 2017, coordinato da professor Giuseppe Lauria.

Il progetto PAIN-net con il professor Lauria come Principal Investigator è stato un primo passo importante nel mio sviluppo professionale – prosegue -. Sono stata inserita in un accogliente gruppo di ricercatori con background diversi che mi hanno permesso di ampliare le mie capacità e conoscenze. Insieme abbiamo progettato esperimenti stimolanti, che ci hanno portato risultati innovativi che pubblicheremo presto, come parte della mia tesi di dottorato. Sono molto grata per i colleghi e gli amici con cui collaboro al Besta: le dottoresse Erika Salvi, Raffaella Lombardi, Margherita Marchi, Stefania Marcuzzo e i dottori Daniele Cazzato e Daniele Cartelli che stanno partecipando attivamente al mio progetto di dottorato e ovviamente il professor Lauria e tutta la nostra Unità Operativa per avermi fatto sentire benvenuta e avermi permesso di crescere nel mio percorso professionale e scientifico”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 13/07/2022