PROMOSSO DAI DIPENDENTI LO ‘SMART WORKING ORDINARIO’

PROMOSSO DAI DIPENDENTI LO ‘SMART WORKING ORDINARIO’

22 dicembre 2021

Notizia

PROMOSSO DAI DIPENDENTI LO ‘SMART WORKING ORDINARIO’

A quasi un anno dall’attivazione, un’indagine sul lavoro agile rivela il gradimento e i punti da migliorare

 

 

I dipendenti del Besta promuovono il ‘lavoro agile’: lo dimostra, a dieci mesi dall’attivazione dello “smart working ordinario”, una survey realizzata dall’UOC Risorse Umane in collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia (CUG).

L’indagine, svolta per verificare l’andamento dell’attività e proporre eventuali azioni correttive, ha coinvolto i 96 dipendenti (14% del totale dei dipendenti dell’Istituto al 31 dicembre 2020), autorizzati allo smart working ai sensi della deliberazione n. 674 del 30.12.2020, e i loro responsabili: tra loro ha risposto alle domande il 77 % dei dipendenti coinvolti (74 persone di cui 63 donne e 11 uomini) e il 50% dei responsabili. Di questi nessuno ha meno di 30 anni, 21 hanno fino a 40 anni, 25 fino a 50 anni, 22 fino ai 60 anni e 6 oltre i 60 anni. Quarantanove hanno figli.

 

In sintesi l’analisi dei questionari evidenzia  l’alto gradimento del “lavoro agile” e del relativo regolamento adottato dalla Fondazione: i risultati hanno dimostrato che l’82% dei responsabili valuta positivamente l’esperienza di lavoro agile del personale ed è favorevole a concederlo nuovamente; il 95% del lavoratori agili valuta in maniera positiva l’esperienza ed è interessato a proseguirla.

 

Dalle risposte emerge inoltre che l’8% dei lavoratori non ha usufruito del lavoro agile, pur avendo sottoscritto il contratto integrativo, per le seguenti motivazioni: per aver usufruito nel contempo del lavoro “agile emergenziale”, per motivi organizzativi o per la difficoltà a programmare preventivamente le giornata di smart working.

 

Nonostante i feedback prevalentemente positivi, dalla survey emerge che rimangono ancora alcuni aspetti da migliorare, come il controllo degli obiettivi da parte dei responsabili (la verifica la fa il 64% dei responsabili intervistati). 

L’attuale regolamento aziendale in materia di “lavoro agile” è applicato a tutto il personale dipendente sia a tempo indeterminato sia determinato e viene concesso annualmente a seguito dell’emanazione di avviso interno, pubblicato sulla intranet aziendale. Al lavoratore agile è consentito l’espletamento ordinario dell’attività lavorativa al di fuori della sede di lavoro per un massimo di 4 giornate mensili, anche frazionabili a mezze giornate, nel rispetto dell’orario di lavoro contrattualmente previsto. Per i «ricercatori sanitari» le giornate mensili sono al massimo 6.

Attualmente il 23% del personale a cui è stato concesso di lavorare in modalità agile dichiara di non essere a conoscenza di un’informativa scritta riguardo i rischi generali ed i rischi specifici connessi alla modalità “agile” di esecuzione della prestazione lavorativa. Per questo, tra le azioni migliorative che potrebbero essere realizzate in un prossimo futuro dall’indagine, c’è quella di poter effettuare audit di controllo periodici per verificare la correttezza degli adempimenti e un corso di formazione/informazione anche via FAD sulle principali tematiche riguardanti lo smart working ordinario.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 22/12/2021