RICCARDO PASCUZZO, DA RICERCATORE A “PROF PER UN GIORNO”

RICCARDO PASCUZZO, DA RICERCATORE A “PROF PER UN GIORNO”

11 marzo 2022

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RICCARDO PASCUZZO, DA RICERCATORE A “PROF PER UN GIORNO”

Il giovane matematico della Neuroradiologia del Besta ha tenuto alcune lezioni in un liceo milanese: agli studenti ha parlato di prevenzione dei tumori, del ruolo della ricerca e della sua attività in Istituto.

 

Sui banchi del liceo, in epoca di pandemia, si parla di ricerca. Professori “per un giorno” sono ricercatori come il dottor Riccardo Pascuzzo che nel 2021 ha vinto una una borsa di studio della Fondazione Veronesi con il suo progetto “Evaluation of Chemical Exchange Saturation Transfer (CEST), a novel Magnetic Resonance technique, to distinguish recurrent tumor from pseudoprogression in patients treated for glioblastoma”. Pascuzzo, ricercatore della UOC Neuroradiologia del Besta, ha infatti tenuto, nel mese di dicembre, alcune lezioni in una classe quarta e in tre quinte superiori (indirizzi di studio "scienze umane", "classico" e "scientifico") del liceo Virgilio in Piazza Ascoli a Milano.

 

Le lezioni fanno parte del progetto educativo di Fondazione Veronesi dal titolo "Ricercatori in Classe", che prevede incontri con gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado per spiegare cosa significa fare ricerca scientifica – spiega Pascuzzo -. Nel mio caso si è trattato di quattro lezioni in presenza durante le quali gli studenti hanno fatto domande sulla mia attività di ricerca al Besta. Ai ragazzi ho spiegato il ruolo di un matematico/statistico in un Istituto come il nostro e il valore della multidisciplinarietà: è fondamentale che profili con preparazioni differenti si confrontino su progetti comuni per arrivare a dare risposte ai pazienti. Nei giovani studenti ho trovato grande interesse e curiosità, soprattutto quando affrontavamo temi come la prevenzione dei tumori, leggendo assieme gli ultimi dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori. Inoltre, i ragazzi mi hanno piacevolmente colpito per la loro consapevolezza di quanto sia necessario sostenere la ricerca: questo lo hanno imparato proprio dall’emergenza Covid-19”.

 

Il ricercatore del Besta con una laurea in Matematica e un dottorato in Statistica ha parlato ai liceali anche del suo lavoro: “Mi occupo di monitorare la risposta ai trattamenti di radioterapia nei pazienti con glioblastoma. L’obiettivo è usare tecniche avanzate di Risonanza Magnetica per distinguere i casi in cui il quadro radiologico è peggiorato a causa di una vera progressione della malattia da quelli in cui ciò è dovuto solo agli effetti transitori dei trattamenti (pseudoprogressione)”. L’obiettivo del suo progetto premiato da Fondazione Veronesi è migliorare la capacità diagnostica nel distinguere questi due quadri radiologici, che non sempre sono facilmente differenziabili utilizzando le tecniche convenzionali di risonanza. Tale distinzione è essenziale per una corretta valutazione prognostica del paziente e per decidere le successive strategie terapeutiche da adottare.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 11/03/2022