RICERCA FINALIZZATA: IL DOTTOR VINCENZO LEVI CERCA UN BIOMARKER ELETTRICO CEREBRALE PER LE DISTONIE

RICERCA FINALIZZATA: IL DOTTOR VINCENZO LEVI CERCA UN BIOMARKER ELETTRICO CEREBRALE PER LE DISTONIE

14 luglio 2023

Notizia

RICERCA FINALIZZATA: IL DOTTOR VINCENZO LEVI CERCA UN BIOMARKER ELETTRICO CEREBRALE PER LE DISTONIE

Per la prima volta vogliamo indagare in cronico l’attività elettrica dei gangli della base nei pazienti affetti da distonia, al fine di comprendere meglio la genesi dei movimenti distonici e delucidare ulteriormente il meccanismo di funzionamento della stimolazione cerebrale profonda (DBS)”: il dottor Vincenzo Levi, neurochirurgo della Struttura Semplice Dipartimentale di Neurochirurgia Funzionale, illustra lo studio prospettico “Multimodal investigation of cortico-basal ganglia-thalamo-cortical (CBGTC) network dynamics in dystonic patients with Deep Brain Stimulation (DBS), tra i vincitori del bando di Ricerca Finalizzata.

La neurofisiopatologia della distonia al momento non è ancora chiara – aggiunge Levi –  Grazie all’utilizzo di nuovi neurostimolatori, capaci di registrare in continuo l’attività elettrica dei gangli della base, cercheremo di capire se alcuni segnali neurofisiologi cerebrali possano essere correlabili ai movimenti distonici o addirittura esserne in parte causa”.

La ricerca del dottor Levi e del suo gruppo di lavoro - composto dai dottori Nico Golfre' Andreasi della UOC Neurologia I - Malattia di Parkinson e Disturbi del Movimento, Mario Stanziano della Neuroradiologia, Daniele Cazzato della UOC Neurologia 6 - Neurofisiopatologia e dalla dottoressa Celeste Panteghini della SS Genetica dei Disturbi del Movimento - coinvolgerà pazienti con forme di distonia genetica o idiopatica dai 12 anni in su sottoposti ad intervento di DBS: “In questi pazienti avremo la possibilità unica di registrare in continuo i segnali elettrici provenienti dai gangli della base in condizioni di riposo, durante le normali attività quotidiane del paziente e durante l’esecuzione di esami particolari come la magnetoencefalografia (MEG) e la risonanza magnetica funzionale Imaging (fMRI), capaci di esplorare invece l’attività di altre strutture cerebrali.”

Obiettivo finale dello studio è comprendere se i segnali elettrici provenienti dai gangli della base possano essere associabili all’occorrenza dei movimenti patologici nel paziente e se possano influenzare il normale funzionamento di altre strutture, come la corteccia cerebrale. “In futuro questi segnali potrebbero essere utilizzati come veri e propri biomarker elettrici della malattia; in tal modo, si potrebbe personalizzare e adattare la terapia di stimolazione cerebrale profonda in base alle esigenze del singolo paziente, migliorandone sensibilmente la qualità di vita”

 

 

 

 

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 14/07/2023