TUTTE LE POSSIBILITÀ DELLO SMART WORKING

TUTTE LE POSSIBILITÀ DELLO SMART WORKING

01 marzo 2021

TUTTE LE POSSIBILITÀ DELLO SMART WORKING

Sono 96 i dipendenti della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico “Carlo Besta” (il 14% del totale) che, a seguito dell’avviso pubblico interno, hanno fatto richiesta di poter svolgere – secondo le modalità previste – l’attività lavorativa in modalità “agile” in questo 2021, richieste che sono state tutte autorizzate.

Una possibilità colta in modo trasversale dal personale: le domande sono pervenute da ricercatori, da dirigenti sanitari e medici, dai dipendenti sia del comparto amministrativo sia di quello tecnico-sanitario.

Il lavoro agile risponde al generale obiettivo di promuovere – purché risulti compatibile con il profilo professionale rivestito e le mansioni svolte dal dipendente – l’introduzione di nuove modalità di organizzazione del lavoro basate sull’utilizzo della flessibilità, sulla valutazione per obiettivi e sulla rilevazione dei bisogni del personale. È uno strumento attraverso il quale si vuole migliorare la conciliazione vita-lavoro dei dipendenti, aumentare il livello di motivazione, il benessere organizzativo, la performance dei singoli e del team.

Se a partire dal febbraio dello scorso anno, con l’inizio dell’emergenza sanitaria, l’Istituto Besta ha inserito, tra le iniziative utili ad attuare le misure di prevenzione per il contenimento del rischio, anche l’attivazione dello “smart working emergenziale” a cui hanno ricorso 144 dipendenti che – compatibilmente con i singoli profili e mansioni – hanno potuto proseguire l’attività lavorativa da remoto, questo 2021 è un anno “sperimentale” per il consolidamento del lavoro agile all’interno della Fondazione: nel secondo semestre verrà effettuata una valutazione sulle prime risultanze, in modo da fare emergere eventuali integrazioni da apportare anche al nuovo regolamento.

Coloro che saranno in “smart working”, si atterranno, infatti, al “Regolamento in materia di lavoro agile” approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione lo scorso 26 novembre 2020. Questo, tra le altre disposizioni, prevede un massimo di 4 giorni mensili di smart working – anche frazionabili a mezze giornate, nel rispetto dell’orario di lavoro contrattualmente previsto – limite che sale a 6 giornate per i ricercatori sanitari, in virtù della flessibilità oraria riconosciuta dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il regolamento, poi, prevede che, per assicurare un’efficace interazione con l’ufficio di appartenenza, il lavoratore debba garantire la contattabilità (telefonica, anche attraverso la deviazione delle chiamate, nonché per posta elettronica) per almeno 4 ore giornaliere (2 ore giornaliere in caso di fruizione a mezza giornata).
Un altro importante passaggio previsto dal regolamento è la possibilità di autorizzare – anche oltre il limite ordinariamente previsto e in qualsiasi momento dell’anno – lo smart working per le lavoratrici in stato di gravidanza, come strumento ulteriore rispetto alle tutele della maternità previste dal Decreto Legislativo n. 151 del 2001 (il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità).

Tutti i dipendenti ai quali è stata autorizzata la possibilità di accedere allo smart working devono sottoscrivere un “contratto integrativo” che disciplina, tra l’altro, le modalità di svolgimento del lavoro oltre a quelle di controllo del datore di lavoro, la possibilità sia per il dipendente sia per la Fondazione di recedere dal contratto, le giornate e/o le fasce orarie di lavoro agile, le fasce di contattabilità, le specifiche tecniche in merito alla connettività e alla manutenzione della dotazione informatica.

Un’ulteriore “novità” legata allo smart working, è l’inserimento, all’interno del Piano della Performance 2021-2023 (approvato lo scorso 27 gennaio), del Piano organizzativo lavoro agile (POLA). Quest’ultimo definisce, tra l’altro, le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, della digitalizzazione dei processi, nonché della qualità dei servizi erogati.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 01/03/2021