UNA MATRICOLA, UNA STORIA

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

14 luglio 2023

Notizia

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

Flavio, memoria storica del CRE, ama la natura e le passeggiate con i cani

 

Da poco in pensione, Flavio Arienti ha già nostalgia del Besta: qui ha dedicato tutte le sue energie e le sue competenze al Centro Regionale Epilessia.

 

Ho lasciato il Besta perché è arrivato il momento della pensione, ma per me questo passaggio della vita è stato una sofferenza: in Istituto sono cresciuto professionalmente e umanamente. Lasciare l’ufficio e i colleghi è stato difficile. Ora sono in pensione, ma spero di tornare presto in Istituto come volontario per portare avanti il lavoro di questi anni”.

Flavio Arienti, ex matricola del Besta, ha dedicato molti anni alla crescita del CRE, il Centro Regionale Epilessia, per cui era stato chiamato in Istituto dal dottor Giuliano Avanzini.

Nel 1986 la Regione Lombardia ha stabilito con un decreto il piano triennale per lo studio e la ricerca sull’epilessia che permetteva di finanziare delle strutture e di pagare il personale per la creazione di centri dedicati – spiega Flavio -. Per questo sono stati chiamato al Besta, centro di coordinamento per l’epilessia, considerata una patologia neurologica sociale. Allora lavoravo in neurochirurgia al Fatebenefratelli come ferrista in sala operatoria, sono infermiere professionale e assistente sanitario ed è proprio questa figura che è stata scelta per gestire questi centri. Nel 1991 sono stato chiamato per coordinare il Centro per l’epilessia e da allora al primo giugno di quest’anno sono andato avanti con questo lavoro”.

La struttura formativa era costituita da me e dalla collega Teresa Longo - prosegue Flavio Arienti -. Ho maturato, in questi anni, molta esperienza e una grande soddisfazione personale. Ho lavorato a stretto contatto con persone che mi hanno dato fiducia e con loro mi sono trovato sempre molto bene e per questo mi è dispiaciuto dovermi ritirare. Proseguirò, però, il mio lavoro con un contratto di volontariato: vorrei tornare per continuare il lavoro di ricerca del CRE.  Abbiamo un grosso lavoro in corso per i pazienti che vanno seguiti sia a livello territoriale che nei centri diurni e tanto altro”.

Flavio confessa di “essersi sempre messo dalla parte del paziente” per cercare di aiutarli: oggi il lavoro da lui iniziato viene svolto dall’infermiera Valeria Pantisano, che ho affiancato in questi mesi. In alcuni casi Flavio è rimasto in contatto con alcuni pazienti, con cui ha condiviso il percorso in questi anni.

Intanto Flavio cerca di godersi il tempo libero della pensione, tra Sesto San Giovanni, dove vive e le Marche. “Spero di tornare a lavorare per un po’ a Milano al mio progetto al Besta”.

I cani sono la mia passione e anche il giardinaggio – conclude -.  Faccio delle lunghe passeggiate con i cani per rilassarmi, in silenzio. Il mio sogno? Trasferirmi in campagna a Fano, nelle Marche, dove ho una casa in campagna”.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 14/07/2023