UNA MATRICOLA, UNA STORIA

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

21 settembre 2023

Notizia

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

Domenico, arrivato dalla provincia di Napoli per studiare storia della musica, è approdato al Besta per lavorare su progetti di ricerca

 

Matricola del nostro Istituto dal 2012, Domenico Arenella racconta i suoi 11 anni di lavoro al Besta: ora ha iniziato una nuova esperienza lavorativa più vicino a casa. Tra le sue passioni: la musica e il canto Jazz.

 

Dall'inizio di settembre, Domenico Arenella, matricola del Besta dal 2012, ha lasciato l’Ufficio Ricerca e la Lombardia per iniziare un nuovo percorso lavorativo. La sua nuova destinazione: l’Emilia Romagna, nello specifico l’AUSL IRCCS di Reggio Emilia, dove ricopre l'incarico di bibliotecario nella Biblioteca Scientifica dell’Istituto. “Abito a Modena e per anni ho fatto il pendolare, in treno, tutti i giorni – spiega Domenico -. Questa nuova opportunità mi permette di essere più vicino a casa e a mia moglie Carla, anche se mi dispiace lasciare Milano e il Besta dopo diversi anni qui”.

Domenico racconta di aver iniziato il suo lavoro “con contratto Co.Co.Co. per un progetto sulla SLA con il professor Lauria Pinter prima e poi con la dottoressa Filippini, con la quale ho seguito per sette anni un progetto regionale e nazionale di rete sulle demenze. Infine sono approdato all’Ufficio Ricerca, a dicembre 2019, come collaboratore di ricerca”.

Al Besta, al suo arrivo, lavorava anche la moglie Carla. Lui stesso racconta: “Ci siamo conosciuti poco prima, fuori dall’ospedale; lei ha lavorato qui in Istituto fino al 2016 per poi trovare lavoro al Policlinico di Modena. Per questo ci siamo spostati da Milano e io ho iniziato la mia vita da pendolare”.

Domenico è originario di Napoli ma a 19 anni si è trasferito a Cremona per seguire il corso di laurea in Musicologia dell’Università di Pavia. “Dalla storia della musica mi sono ritrovato a supportare i neuroscienziati nel loro lavoro. Dopo la laurea ho frequentato un master per professioni per l’editoria e oggi continuo a collaborare, saltuariamente, con agenzie letterarie per la revisione di manoscritti – prosegue Domenico -. Mi piace molto leggere e mi appassiona la lettura dei grandi classici moderni, dalle opere di Kafka ai racconti di Borges e Cortazar fino a Melville. Al Besta ho imparato tanto sulla ricerca scientifica, sulle neuroscienze e sul modo in cui funzionano i progetti di ricerca”.

La musica rientra sempre tra le sue passioni: “Suono la chitarra e canto in un coro da camera. È un coro jazz, il Clam Chowder, con sede a Milano. Facciamo anche concerti in giro per l’Italia”.

Del Besta gli mancheranno le colleghe Donatella, Anna e Serena, con cui ha condiviso l’ufficio in via Celoria.

All’inizio ero in una stanza accanto a loro, da solo, poi è stata aperta una finestra nella parete divisoria tra i due uffici: in quell’occasione, le colleghe mi hanno regalato un quadro che porterò con me a Reggio Emilia con la frase ‘Questa stanza non ha più pareti’. Eccolo qua”. (lo mostra in foto, ndr).

Mentre Domenico è già proiettato nel nuovo lavoro, pensa anche alla sua regione d’origine, la Campania. “A Napoli ormai non ci vado più tanto spesso, ma la mia squadra del cuore, naturalmente, è proprio il Napoli e quest’anno non ho perso l’occasione per festeggiare lo scudetto!”.

Ha già iniziato anche a programmare i suoi nuovi ‘tempi liberi’: “La prima cosa che devo fare è recuperare il tempo passato in treno per dedicarlo alle mie passioni e alla mia famiglia”.

 

Allora non possiamo che dire: In bocca al lupo, Domenico, da tutti noi!

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 21/09/2023