UNA MATRICOLA, UNA STORIA

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

09 agosto 2021

UNA MATRICOLA, UNA STORIA

 

Simona, tecnico di laboratorio con una grande passione per lo Shiatsu

 

Prosegue la rubrica “Una matricola, una storia”, nata per dare spazio a tutti i colleghi disponibili a raccontare qualcosa di sé anche fuori dall’ambiente lavorativo. Simona Allievi lavora in Amadeo Lab per il Dipartimento di Genetica delle Malattie Neurodegenerative e Metaboliche: nel suo racconto si intrecciano la passione per il suo lavoro e quella per lo Shiatsu.

 

Il suo lavoro quotidiano si svolge tra le mura dell’Amadeo Lab al Besta, ma nel suo tempo libero ama dedicarsi allo Shiatsu, la tecnica di origine orientale che ha lo scopo, attraverso la pressione delle dita, di preservare e far riacquistare il benessere: Simona Allievi è tecnico di laboratorio del reparto di Genetica delle Malattie Neurodegenerative e Metaboliche e ha deciso di aderire, raccontando qualcosa di sé, alla rubrica “Una matricola, una storia”. Il suo lavoro e l’attività del tempo libero rispecchiano appieno la sua attitudine alla precisione e la sua propensione alla manualità.

Nel laboratorio del Besta Simona è entrata quando era molto giovane, poco dopo il diploma. “Dopo la maturità ho iniziato a fare volontariato al laboratorio del Niguarda – racconta -. Da una mia amica ho saputo che all’istituto Besta stavano cercando un tecnico, così mi sono proposta e mi hanno presa, ma dopo pochi giorni dal mio inizio ho scoperto di avere la varicella! Per questo sono dovuta rimanere subito a casa: fortunatamente poi tutto è filato liscio; sono rientrata e, dopo un periodo con borsa di studio, ho fatto il concorso ed ora eccomi qui, ormai  da 34 anni. In laboratorio, quando era primario il dottor Stefano Di Donato, ho iniziato occupandomi di culture cellulari, cosa che faccio ancora oggi, insieme a dosaggi di metaboliti ed estrazioni di DNA, con una parentesi sui dosaggi enzimatici”. Poi aggiunge: “Il lavoro è molto stimolante e devo dire che me ne sono appassionata sempre di più con il trascorrere del tempo”.

Simona oggi lavora nello staff diretto dal dottor Franco Taroni.  “Sul lavoro se fai parte di un gruppo che ti appoggia e che ti aiuta, tutto sembra meno pesante – dice Simona -. Certo ci sono anche momenti difficili, ma quando poi si riceve un ‘brava’ la fatica viene ricompensata e le tensioni si superano più facilmente”.

Simona Allievi è mamma di Federica, 23 anni e di Alessandro, 18. Con il marito e il figlio condivide l’interesse per il basket, ma la vera passione è la cultura orientale. In particolare, negli ultimi anni, dopo un a parentesi con lo Yoga, si è appassionata ai trattamenti Shiatsu, tanto da decidere di iscriversi a una scuola dedicata a questa tecnica, nella sua Bollate. “Ormai la frequento da quasi quattro anni e sono alle soglie dell’esame finale. Attraverso lo Shiatsu entri in un'altra dimensione e lavori insieme a chi riceve il trattamento. Lo Shiatsu unisce tecnica, conoscenza e intuizione dell'operatore. È meditazione, pensiero, relax”.

Purtroppo il Covid ha rallentato un po’ il suo percorso di formazione, ma ora Simona è quasi arrivata ad ottenere l’attestato finale. “Ho anche un gruppo di amiche con cui andavo a teatro, prima della pandemia. Abbiamo iniziato prima con il ricamo, poi con il cartonaggio e poi ci siamo appassionate al teatro. Speriamo di poter presto riprendere”.

Tra i suoi generi letterari preferiti ci sono i thriller in ambito medico: Simona ama i romanzi ì di Kathy Reichs, antropologa forense. Però poi ammette:  “Il primo libro che ho amato veramente è stato ‘Il Gattopardo’”.

 

La rubrica "Una matricola, una storia” prosegue nei prossimi numeri della nostra newsletter INNBESTA. L’invito a partecipare è rivolto a tutti: per farlo vi invitiamo a contattare l'ufficio stampa dell'Istituto.

Responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
Ultimo aggiornamento: 09/08/2021