Risonanza magnetica - Criteri di Mc Donald

Cosa dicono i criteri di Mc Donald e come la risonanza magnetica può confermare la diffusione spaziale e temporale delle lesioni

I criteri di Mc Donald - dal nome del neurologo inglese che li ha definiti per la prima volta nel 2001 - sono frutto di un consenso da parte di un gruppo di esperti, e sono oggetto di periodiche revisioni.
Nella loro versione attuale stabiliscono che per fare la diagnosi di sclerosi multipla deve essere dimostrata la presenza di lesioni caratteristiche della malattia in almeno due aree distinte del sistema nervoso centrale (disseminazione spaziale) e la comparsa delle lesioni deve avvenire in tempi successivi (disseminazione temporale).

Ogni esame di risonanza magnetica utilizza tecniche diverse che differenziano caratteristiche ed età delle lesioni.

  • Le immagini con lesioni pesate in T2 evidenziano sia lesioni nuove che lesioni vecchie e sono utili per individuare il numero totale di lesioni e la loro sede.
  • Le immagini con lesioni pesate in T1 sono utili nella valutazione della presa di contrasto da parte delle lesioni, che identifica lesioni attive.


Se alcune lesioni prendono contrasto e altre no vuol dire che sono comparse in tempi diversi (c’è disseminazione temporale).

 

Disseminazione delle lesioni nello spazio

Deve essere presente una lesione in almeno due delle seguenti aree del sistema nervoso centrale:

• vicino alla corteccia cerebrale (iuxtacorticale corticale/iuxcorticale) - figura 1

• vicino ai ventricoli (periventricolare) - figura 2

• nel tronco dell’encefalo o nel cervelletto (sottotentoriale) - figura 3

• nel midollo spinale - figura 4

 

Figura 1

Figura 2

Figura 3

Figura 4

 

Disseminazione delle lesioni nel tempo

  • Nello stesso esame di risonanza magnetica, la presenza di immagini captanti e non captanti il mezzo di contrasto (escludendo la lesione considerata responsabile del sintomo corrente)

Oppure 

  • Una nuova lesione in T2 o una lesione captante gadolinio, o entrambe, in risonanze magnetiche successive alla prima, indipendentemente dal tempo intercorso tra le due risonanze.

 

Prima risonanza magnetica

Risonanza magnetica di controllo

 

Responsabile della pubblicazione: Redazione Progetto IN-DEEP

Ultimo aggiornamento: 08/05/2019