Risonanza magnetica - Esperienze dirette

 L'importanza di una buona accoglienza

La scelta di dove andare a fare l'esame di risonanza magnetica, soprattutto durante il corso della malattia, e quando è possibile scegliere, viene fatta anche in base a come si viene accolti dal personale che lavora nella struttura a cui ci si rivolge. Essere disponibili ad ascoltare e a rispondere alle domande, spiegare i passaggi dell'esame e cosa deve fare la persona, accompagnare l'esame con suggerimenti pratici utili, proponendo per esempio un cuscino per rendere più comoda la posizione, sono accorgimenti che possono cambiare il tipo di esperienza della persona che deve fare la risonanza magnetica. Per chi deve ripetere l'esame diverse volte durante gli anni può fare la differenza su come affrontare questo momento.

«Vado lì e mi trovo bene, le persone sono gentili, i tecnici mentre sei dentro ti dicono "signora stia tranquilla la stiamo osservando" non ho avuto paura di niente, anche se durava 20 minuti, pure di più». Francesca


«La struttura che ci accoglie fa la differenza, non mi faccio accompagnare, mi sento in famiglia... trovare persone che ti predispongono in un certo modo, ti accolgono con un sorriso». Emma

Sono parole delle persone che hanno partecipato al progetto IN-DEEP (abbiamo usato nomi di fantasia), che ci hanno aiutato a decidere quali argomenti affrontare. Abbiamo organizzato tre incontri con persone con sclerosi multipla (due a Milano, uno a Catania) chiedendo loro quali informazioni volessero sulla risonanza magnetica. 


Una delle cose più richieste è stato un aiuto per poter leggere meglio il referto, pur senza volersi sostituire al neurologo.

 «Mi piacerebbe capire quando leggo qualcosa, perché mi sembra molto tecnica la cosa. A un certo punto leggi, intuisci che sia questo, ma non riesci a capire dalle parole usate nel referto». Annalisa

 

«Molte volte anche io vado sul mio computer, mi guardo la risonanza e là c’è il referto, là in T2 c’è presenza di…io sostanzialmente non so dove sia, e poi non capisco perché se in T2 c’è che conseguenza ha sul mio corpo…se invece è in altra parte cosa dovrebbe succede…io ho totale buio su questo». Paola

Una delle aree del sito è dedicata quindi a “Come si presenta il referto”.
 
A cosa serve la risonanza magnetica? Ci sono rischi nel farla? Sono altre domande poste dalle persone che hanno partecipati agli incontri. 

 «Le informazioni che recuperiamo sono quelle da internet, perché col medico si tende a parlare della malattia, di come evolve…cosa è la risonanza magnetica, a cosa serve farla, è un argomento che non viene affrontato con il neurologo per una questione di tempo». Vittorio

 

«La risonanza magnetica ti dice: qui ci sono nuove lesioni, qui sono finite…Come posso sapere che quelle lesioni che sono andate a posto non hanno più effetto sul mio stato fisico? Quanto la risonanza può capire cosa possono portare nel tempo le lesioni non più attive». Serena 

 

«Una domanda che mi faccio è: la risonanza magnetica, il campo magnetico, fare cicli di 6 mesi… fa male all'organismo? Il mezzo di contrasto, perché si usa questo mezzo di contrasto?». Fabiana


Infine, elenchiamo di seguito una serie di domande sulla risonanza magnetica che può essere utile fare al neurologo e all’operatore.

Cosa chiedere al neurologo
  • Ogni quanto tempo dovrò fare la risonanza magnetica?
  • Per quanto tempo dovrò fare la risonanza magnetica nel corso della malattia?
  • È necessario farla con il mezzo di contrasto?
  • Ci sono rischi?
  • Quali accorgimenti devo avere prima di fare la risonanza magnetica?
  • Posso andare a fare l'esame senza essere accompagnato/accompagnata?
  • Pensa sia utile e opportuno usare tranquillanti leggeri prima di fare la risonanza magnetica? (se si soffre di claustrofobia, per esempio)
  • Se dovessi scegliere di non farla, quali conseguenze ci sono?
  • Se non posso fare la risonanza magnetica, quali alternative ho?
  • È possibile leggere insieme le immagini di risonanza magnetica? (se si vogliono capire meglio le immagini del proprio esame di risonanza)

 

Cosa chiedere all'operatore
  • Quanto dura l'esame?
  • È possibile avere un cuscino?
  • È possibile comunicare con voi operatori durante l'esame?
  • Cosa devo fare una volta dentro il macchinario?

Responsabile della pubblicazione: Redazione Progetto IN-DEEP

Ultimo aggiornamento: 16/05/2019