Risonanza magnetica - A cosa serve nel corso della malattia - In breve

La risonanza magnetica è utile per monitorare la malattia?
La risonanza magnetica, ripetuta ogni 6 mesi o 1 anno, serve al neurologo per decidere se il farmaco che si sta prendendo è utile, oppure se è necessario cambiarlo perché la malattia continua a essere attiva.
I controlli di risonanza magnetica sono utili anche per chi non prende farmaci per permettere al neurologo di controllare se sono comparse nuove lesioni che non hanno provocato disturbi, ma indicano che la malattia è attiva.

La risonanza magnetica ripetuta durante il corso della malattia può fornire informazioni utili per la prognosi.


Cosa è la prognosi
È l'indicazione del possibile decorso della malattia nel tempo, ad esempio se la condizione resterà stabile oppure potranno verificarsi nuove ricadute. Conoscere quale può essere la prognosi è utile per prendere decisioni sulla terapia e sugli stili di vita.


Cosa influisce sulla prognosi
Le caratteristiche della persona o della malattia che possono influire sulla prognosi sono chiamate fattori prognostici (per esempio l'età della persona o la durata della malattia). La loro conoscenza è utile per decidere la terapia. Ad esempio quando i fattori prognostici indicano una prognosi favorevole potrà essere decisa una terapia meno aggressiva, con minori effetti collaterali.

Da dove sono prese le informazioni?

 

Responsabile della pubblicazione: Redazione Progetto IN-DEEP

Ultimo aggiornamento: 08/05/2019